Si celebra oggi la “Giornata mondiale senza tabacco”, indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità, con molte iniziative anche nel nostro paese.
Smettere di fumare e guadagnarci in salute, oltre che nel portafogli: il giorno giusto per provarci potrebbe essere oggi, raccogliendo la sfida lanciata dalla “Giornata mondiale senza tabacco” indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità per il 31 maggio. I danni dovuti alle sigarette sono noti da decenni, ma nel mondo il vizio delle “bionde” uccide ancora otto milioni di persone all’anno, con costi per famiglie e governi di 1.400 miliardi di dollari, tra spesa sanitaria e produttività persa.
Il numero di chi non riesce a fare a meno delle sigarette nel mondo non cala ed è vicino al miliardo di persone. Lo certifica uno studio recente, su dati dal 1990 al 2015: la percentuale di fumatori è calata, passando da un uomo su tre a uno su quattro e da una donna su 12 a una su 20, ma per effetto della crescita della popolazione mondiale il numero assoluto dei “viziosi” è lievitato da 870 milioni a quasi un miliardo.
In aumento anche le vittime del tabacco, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, con l’80% delle morti premature dovute alle sigarette, che sono sette milioni, a cui si aggiungono 890 mila persone uccise dal fumo passivo. Come ci è stato detto più volte, l’uso del tabacco è uno dei fattori di rischio più diffusi per moltissime patologie, da tumori a malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a essere tra le cause dell’aumento dell’infertilità.
Fra le iniziative in programma oggi in Italia, molte riguardano i giovani, mentre la Lega italiana per la lotta ai tumori di Milano ha riproposto “Un lenzuolo contro il fumo“: per tutto il mese di maggio la squadra dei volontari LILT ha raggiunto nei cortili delle scuole i ragazzi di alcuni Istituti Superiori con la comunicazione di protesta per una “Scuola libera dal fumo” e la distribuzione di gadget in cambio della loro sigaretta.