Oggi l’Europa si è svegliata meno sicura, come non accadeva da trent’anni. Sono state durissime le posizioni prese dal governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sull’avvio della guerra in Ucraina da parte della Russia. Tremano famiglie ed imprese italiane.
Soprattutto nel Veneto e nel nord-est aree che brulicano di attività manifatturiere e che hanno molto da perdere in questo conflitto dove sono coinvolti i principali fornitori di gas e di grano del paese. Pesanti infatti le ripercussioni delle notizie sulle principali Borse europee e la Borsa di Milano è scesa del 3,86%.
Alle stelle i prezzi di gas, petrolio e beni rifugio e i camionisti sono in ginocchio. A Venezia dove l’annunciata fine dell’emergenza covid per il 31 di marzo aveva portato un po’ di ottimismo si teme si profilino altri mesi duri sul fronte del turismo. Luigi Brugnaro ha chiesto al governo una particolare attenzione sui fronti dell’energia, turismo ed esportazioni.
Le parole di Luigi Brugnaro sulla guerra in Ucraina
“Da Venezia una forte condanna all’attacco russo all’Ucraina e anche grande preoccupazione per le ricadute economiche sul nostro paese. Per le ritorsioni che gli stati occidentali vorranno fare alla Russia. Energia, turismo ed esportazioni. Il Governo deve seguire bene questo capitolo”.
Ancora più duro Luca Zaia che ha definito l’attacco in Ucraina deciso da Putin una follia senza giustificazioni che va subito bloccata anche perchè ci tocca da vicino, ha aggiunto. Inaudito che accada con il mondo in ginocchio per la pandemia. Proprio quando il virus era cambiato e i ricoveri ridotti. Il dialogo e la diplomazia devono assolutamente prevalere su guerra, bombe, devastazione e morte conclude Zaia. Perchè siamo di fronte ad un fatto da condannare in maniera totale. Non ci sono se e non ci sono ma.