Dolores O’Riordan, omaggiata sul web da moltissimi colleghi, sarebbe stata molto depressa, ma la sua morte non è considerata “sospetta” dagli inquirenti.
All’indomani della morte di Dolores O’Riordan, la voce dei Cranberries scomparsa ieri a 46 anni, gli amici più stretti hanno rotto il silenzio sulle sue condizioni di salute, confermando – in forma anonima, all’edizione irlandese del Mirror – la reale portata dei problemi che la cantante non ha mai nascosto alla stampa e ai fan: stando alle dichiarazioni, nelle ultime settimane Dolores sarebbe stata afflitta, oltre che dal disagio causato da un forte dolore alla schiena, anche da una «terribile» depressione.
Del resto, non è stata semplice la vita dell’artista irlandese, vittima di molestie sessuali a soli otto anni, dell’anoressia in età adulta, nonché di un crollo nervoso in tempi recenti (con una diagnosi di disturbo bipolare) e un tentativo di suicidio, nel 2013, dovuto – aveva dichiarato in proposito – a un «terribile disprezzo di sé» che l’aveva condotta «a provare di finire in overdose».
Comunque la morte della cantante non è trattata come sospetta dalla polizia metropolitana di Londra che, secondo le prime indagini, non ha trovato alcun elemento rilevante in tal senso e il caso è passato nelle mani del coroner locale.
il Presidente della Repubblica irlandese, Michael Higgins, ha definito la sua morte «una grande perdita», mentre – oltre ai fan – sono molti i colleghi a ricordarla sui social, a cominciare, ovviamente, dal profilo Twitter del suo gruppo: «Siamo devastati dalla scomparsa del nostra amica Dolores. Era un talento straordinario e ci sentiamo molto privilegiati di aver fatto parte della sua vita… Il mondo ha perso una vera artista oggi. Noel, Mike e Fergal». Omaggi li hanno resi, fra i tanti: U2, Duran Duran, Adele e i nostri Zucchero e Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, che con lei avevano collaborato.