La mostra “Nel vento della poesia” a Bottega Cini a Venezia
Andrea Tomasetig, curatore della mostra: “Questa è la seconda puntata di un ciclo di 3 mostre dedicate ad Alberto Casiraghy “Nel vento della poesia”. A Milano, al Museo di Storia Naturale, c’è stata una mostra dedicata alla natura e qui, a Venezia, nel periodo di apertura della Biennale 2024, non poteva che esserci l’arte. È una mostra particolare: impegnativa, importante come lo è Venezia, come lo è questo spazio di Bottega Cini. Questo spazio è stato messo a disposizione da Giovanni Agliata e da Michela Agliata ed è dedicato all’arte.”
“Una riflessione su Alberto Casiraghy si impone. È un artista totale! Affermazione impegnativa ma che, in questa mostra, anche se in spazi piccoli, viene dimostrata dalla sua attività di tipografo alla maniera di Gutenberg. Rilega i pochi librini che pubblica. Pochi inteso come numero di copie ma tantissimi come numero complessivo perchè ne ha fatti quasi 12 mila. Quindi, è un tipografo e un autore di aforismi geniali e sorprendenti, infatti ha scritto 30 libri di aforismi. È anche un grafico e, infine, è l’editore di questa incredibile macchina editoriale che si chiama Edizioni vicino alle panche. Solo per dare un esempio: ne ha stampati ben 1182 con la poetessa milanese Alda Merini.”
L’emozionante riflessione dell’artista Alberto Casiraghy
Le parole di Alberto Casiraghy: “Io sono molto felice di essere qui in questo luogo, a Venezia. Quando vedo l’acqua di Venezia mi emoziono a dir la verità. Poi ho visto questa mostra messa benissimo, è come se avessi trasportato un pezzo di me stesso importante qui a Venezia. Sono molto felice di essere ospite del nostro amico Giovanni.”
“Questi sono dei microcosmi molto affollati questi, dove ci sono 11 mila titoli. Ci sono i grandi poeti e anche poeti piccolissimi, non c’è una misura per dire questo è più bravo dell’altro. C’è Alda Merini, Enrico Baj, Ungaretti, Montale, ci sono i grandi poeti, sia che non ci sono più che quelli contemporanei con cui ho un bellissimo rapporto di amicizia e di condivisione. Come diceva il nostro amico Cocteau: La poesia è indispensabile, però non so perchè.”
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