L’Ulss 3 ha presentato il nuovo logo della ” Rete Antiviolenza” al Padiglione Rama di Mestre. Il logo consiste in un cuore rosso, costruito a forma di rete, con un piccolo tassello “spostato”.
Il logo e il suo significato simbolico
I sei studenti, vincitori del ‘contest’ ci tengono a precisare che “Quanto al colore, abbiamo rinunciato al classico rosa, per uscire dallo stereotipo: la violenza contro le donne è vera e propria violazione, e ci è sembrato più pieno di significato il rosso intenso che ricordasse le conseguenze della violenza perpetrata. Il nastro disegna insieme un cuore e una rete; ma nella rete c’è un tassello imprescindibile, che è la donna oggetto di violenza.
Infine, commentano che “Questo testimonia il pieno appoggio delle istituzioni, ma senza mai dimenticare che al centro c’è lei. La donna rappresenta un punto senza cui la rete è imperfetta”.
Chi sono i vincitori
Sono sei i giovani studenti che hanno proposto il logo “Rete Aiuto Donna”, che è stato scelto fra i tanti realizzati dai molti altri gruppi di lavoro nel Laboratorio di Type Design e Lettering dello IUSVE, attivo a Verona e Mestre. È un lavoro che è stato guidato dei docenti Aurelio Chinellato e Claudio Noventa.
Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, esprime la sua gratitudine ai giovani studenti per il lavoro svolto Infatti, ha detto che “Questi giovani capaci di profonda riflessione sul fenomeno della violenza di genere – ha detto – sono, per noi operatori della sanità e del sociale, un riferimento importantissimo.”
Lo stesso direttore tiene a precisare che “La tutela della donna passa attraverso la loro consapevolezza, la loro capacità di approfondimento, il loro entusiasmo comunicativo. È stato per noi importantissimo averli al nostro fianco, come primi testimonial del lavoro che tutti insieme stiamo compiendo in questo ambito”.
L’impegno dell’Ulss 3
Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari spiega che “La ‘Rete per il contrasto alla Violenza contro le donne‘, costituita con atto dell’Ulss 3 da quasi un anno, è formata da 43 partner, che sono espressione dei Comuni, delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, degli Ordini Professionali, da Organizzazioni Sindacali, da Associazionismo e dal Terzo settore. Chi opera in questo ambito sa bene che il coinvolgimento di tutti questi soggetti è fondamentale. La violenza di genere non è solamente un problema delle donne, ma è un tema sul quale si misura il grado di rispetto e di civiltà dell’intera comunità.”
Infine, precisa che “Il lavoro della Rete Antiviolenza, nata con l’obiettivo di promuovere specifiche azioni di contrasto e di sensibilizzazione nella comunità locale, oggi si arricchisce del contributo dei nostri giovani partner. Ora ha finalmente il suo logo”.