Venezia Cambia

La rinascita di Venezia attraverso la sua storia

Aristide Salvatici, non solo medico, ma anche scrittore e pittore ci dimostra come la storia e la cultura possano essere degli strumenti funzionali per il rilancio della città

Nella puntata di “Venezia Cambia”, l’ospite Aristide Salvatici, medico storico, ci offre uno sguardo più dettagliato su alcuni interessi legati alla storia di Venezia, che ha unito alla medicina: la pittura e la scrittura. Secondo il dottore, la storia e la cultura offrono uno strumento fondamentale per la rinascita della città.

È fautore di una lunga carriera professionale, frutto di un impegno e di una abnegazione sul lavoro che lo ha portato, in situazioni diverse, a contatto anche con culture differenti. Ha sempre avuto tanti interessi che hanno accompagnato la sua carriera professionale di medico e di direttore sanitario per la Costa Crociere. Partendo dalla musica, nello specifico la batteria che ha coltivato durante gli studi universitari, per arrivare alla pittura.

Venezia rappresentata in pittura e scrittura dallo sguardo di un medico

Aristide Salvatici è da considerare un cultore della storia di Venezia: ne ha fatto quadri molto belli che sono anche diventati copertine dei suoi libri dedicati alla città. Ne citiamo due, il primo dal titolo “Venezia sempre, storia e Civiltà” Edito da Mursia editore, 524 pagine. Il secondo e ultimo libro, dal titolo “Serenissima, storia e Civiltà di Venezia” edito da Marsilio editore, di 624 pagine, sulla storia e sulla civiltà di Venezia.

Con questo ultimo lavoro, figlio di un’ottima conoscenza storica, Aristide Salvatici termina il suo percorso di approfondimento e di studio sulla città di Venezia, con l’intento di stimolare il rilancio dell’antica città Serenissima.

Il motivo dietro lo studio intenso e le pubblicazioni di Aristide Salvatici

Aristide ci spiega: “Allora, da buon Veneziano, ho passato l’infanzia a Venezia. Mio padre di Marina poi, seguendo mio padre nei suoi spostamenti, sono stato a Brindisi, a Taranto, a Messina, a Roma, ad Augusta. Poi tornato a Venezia ci siamo stabiliti a Mestre. Quindi la mia prima conoscenza di Venezia era da cultore innamorato della città, dei monumenti, del mare. Poi università a Milano e, infine, ritorno a Venezia.

“Il ritorno a Venezia è stato, oltre che da amante, come osservatore. Osservando le città, partendo dal calo della sanità che c’era in città e collegandola al calo demografico della stessa, ho cominciato a preoccuparmi della situazione attuale della città e del suo futuro. Questo mi ha portato a un primo libro, che era un proprio una speranza per Venezia, si chiamava “Un rilancio delle città”, seguito poi dalla storia, dove ho calcato la mano sul fatto che, per progettare, programmare, pensare, caratterizzare una città bisogna indubbiamente conoscerne la storia.”

La storia come strumento di rinascita

Conclude: “La storia è maestra di quello che è stata la città e che può essere in futuro. Questo mi ha portato a scrivere i libri sulla storia di Venezia in cui c’è tutta la storia, a partire dalla formazione della laguna fino alla caduta della Repubblica, con più argomenti che sono: la sanità, le ville, il carnevale, le scuole, lo sviluppo della città, etc. Lo scopo ultimo di questi libri è quello di rilanciare la città attraverso la storia.”

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