Il farmacista pioneristico Ancillo
La Farmacia, situata in San Luca, è un vero e proprio simbolo di tradizione e innovazione, portando avanti un’eredità che affonda le radici in secoli di ricerca e cura della salute. La figura centrale di questa lunga storia è Giuseppe Ancillo, farmacista e ricercatore di fine ‘700, che con il suo spirito pionieristico ha saputo coniugare scienza e passione.
Grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, Ancillo ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con diverse tradizioni mediche, raccogliendo ricette e rimedi da ogni angolo del pianeta. Dai più famosi centri europei come Londra, Parigi e Mosca, fino a San Pietroburgo, Calcutta e Bombay, Ancillo ha cercato e sperimentato preparati e farmaci, molti dei quali sarebbero diventati il cuore della sua farmacia.
Un’eredità di cultura e cura
Uno dei prodotti più celebri creati dal dottor Ancillo fu un medicamento a base di siero di vipera, noto per le sue presunte proprietà curative. Ma non solo: tra i suoi altri contributi, va ricordato il celebre cioccolatte osmazzonico, un curioso mix di cioccolato e brodo di manzo, un preparato che gli valse la Medaglia d’Argento nel 1823 in occasione dell’onomastico dell’Imperatore Francesco I d’Austria.
Ancillo non si distinse solo come farmacista, ma anche come una figura di grande rilievo culturale e sociale. Amico d’infanzia del compositore Gioachino Rossini, si dice che già nel 1818, quando Rossini portò in scena Tancredi alla Fenice di Venezia, il farmacista avesse predetto il successo dell’opera.
Borghesan, che continua a mantenere viva la figura di una professione che non si limita solo alla vendita di farmaci, ma alla creazione di soluzioni innovative per il benessere e la salute della comunità.
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