Cronaca

Ladro albanese tenta di introdursi in casa di un’anziana

Nel tardo pomeriggio di ieri, 12 Dicembre, i poliziotti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Venezia hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino albanese con l’accusa di tentato furto aggravato.
Questi i fatti che hanno portato all’arresto: gli equipaggi del turno pomeridiano della Squadra Volante, impegnati nel servizio di controllo del territorio stavano concentrando la loro attenzione sulla zona di Favaro Veneto, recentemente teatro di alcuni furti in abitazione.
Alle ore 17.30 circa giungeva al 113 la telefonata di una signora 84enne residente proprio a Favaro Veneto, la quale sola in casa, ed intenta a prepararsi la cena, veniva spaventata da forti rumori provenienti dal giardino della sua abitazione, una villetta monofamiliare. Molto coraggiosamente la signora apriva la finestra e scorgeva nel buio suo giardino le sagome di due individui, di cui uno incappucciato, che si stavano portando sul retro della casa. A questo punto la donna urlava ai due di andarsene e che avrebbe chiamato la polizia. La signora chiamava con grande lucidità il 113 e la sala operativa inviava immediatamente due volanti che arrivavano immediatamente sul posto trovandosi già nei paraggi.
All’arrivo dei poliziotti uno dei due soggetti si era già allontanato, mentre l’altro veniva avvistato scavalcare di corsa la recinzione del giardino di casa della anziana, per darsi alla fuga. I poliziotti si gettavano a piedi all’inseguimento, che durava per oltre 10 minuti, scavalcando diverse recinzioni e giardini di abitazioni del quartiere, fino a giungere addosso al soggetto ed immobilizzarlo dopo una breve colluttazione nel quale lo stesso tentava senza successo di divincolarsi.
Condotto in Questura e sottoposto agli accertamenti di rito, veniva identificato per M.L. albanese di 23 anni, con precedenti per ricettazione e violazione delle norme sull’immigrazione.
Nel darsi alla fuga il soggetto perdeva un cacciavite da circa 40 cm, utilizzato per scassinare infissi ed introdursi negli appartamenti, oltre ad un robusto paio di guanti, utilizzati per non lasciare tracce, entrambi gli oggetti sequestrati. Esso veniva quindi indagato anche per il porto di strumenti atti ad offendere.
A seguito dell’arresto, l’uomo ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della locale Questura, e verrà processato per direttissima nella giornata di Lunedì.
Un’ulteriore segnale della costante presenza della Polizia di Stato sul territorio, e dell’importanza della tempestiva segnalazione al 113 da parte dei cittadini, la cui collaborazione è strumento imprescindibile per il contrasto ai reati predatori.

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