Il libro di Martina Longhin tratto da una storia vera
L’autrice, che è nata e vive a Mirano, ha in qualche modo scritto su commissione della vittima, Marta, la protagonista del libro che un giorno le ha consegnato il suo diario chiedendole di dare forma letteraria alla sua storia. Quella di un adolescente caduta nella trappola di un sedicente santone e costretta a subire abusi e violenze.
Le parole dell’autrice: “È un libro su commissione, nel senso che la protagonista è venuta un giorno a casa mia e mi ha chiesto se me la sentivo di scrivere la sua storia. È una storia abbastanza tosta e forte; mi ha dato il suo diario e mi ha detto “prima leggi il diario e vedi se te la senti di scriverlo”.
Io l’ho letto subito, la sera stessa, e quando ero a metà ho detto: sì lo scrivo. Non solo per sensibilizzare ma per informare le persone che, se si avvicinano a queste realtà religiose estreme, devono poi prestare molta attenzione”.
Il libro di Martina Longhin, “Lascia tutto e seguimi”, è stato presentato in Sala Errera a Mirano con tanti ospiti di grande esperienza riguardo a questo tema, a partire dall’Associazione SOS Antiplagio.
L’urgenza di trovare delle soluzioni efficaci
Le parole di Marco Caputo, Presidente Cooperativa Sociale La Rosa Blu: “Oggi siamo molto felici di essere a questo evento perché è un tema molto importante che si conosce poco. Come operatori operativi nel sociale, ci teniamo a far parte in qualche modo delle soluzioni, di riuscire a essere più capaci, più pronti a dare una risposta a queste problematiche. Lo facciamo dal lato dei tecnici, che possono aiutare le persone in uscita dai percorsi vittima di plagio. Confidiamo che, insieme in rete con altre istituzioni, le forze dell’ordine, possiamo veramente dare un contributo per risolvere questa piaga sociale”.
Il libro di Martina Longhin affronta anche la mancanza di una legge specifica contro il plagio e tutte le difficoltà psicologiche che ne conseguono per chi subisce una sopraffazione.
L’azione della Polizia Anticrimine e l’importanza di riconoscersi come vittima di violenza
Giampaolo Palmieri, Dirigente Polizia Anticrimine Venezia: “La Polizia Anticrimine si occupa e preoccupa di predisporre atti amministrativi di contrasto alla violenza di genere domestica, specialmente in quelle situazioni in cui le donne o, in genere le vittime di violenza, stentano a riconoscersi tali. Alle volte, fuoriuscire dai percorsi di violenza subita e altrettanto difficile stabilire delle importanti reti di protezione.”
“È importante che le donne e le persone vittime di violenza si riconoscano come tali e decidano di denunciare. Questo è il messaggio più importante che viene da questa serata perché la denuncia è il primo passo di un attività di un momento di fuoriuscita dalla violenza subita.”
Un successo sentito da tutta la comunità locale
L’evento miranese ha suscitato grande interesse tra il pubblico, anche perché è andato ben oltre alla semplice presentazione di un libro, per spingersi su tematiche di estrema attualità, sociali e legali.
La testimonianza dell’avvocato Maria Pio Riccio: “Penso che serate come queste siano molto utili anche per far capire l’importanza dell’argomento e la gravità delle questioni che ci sono in queste famiglie e in questa società che, purtroppo ne vede fiorire di tutti i colori.
Nicola Fioravanti, investigatore: “Sono stato responsabile dell’indagine che ha fatto poi scaturire questo libro. Quindi sono contento di questa serata perché è stata una serata fantastica, dove molta gente è venuta a conoscere un aspetto che viviamo tutti i giorni, ma che è meno occulto.
Il libro di Martina Longhin alle selezioni del Premio Campiello
Come è successo per un suo precedente romanzo, anche quest’ultimo di Martina Longhin, partecipa alle selezioni del Premio Campiello. E allora, speriamo che arrivi lontano.
Il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio: “Siamo concittadini orgogliosi di Martina Longhin che, per la seconda volta, è un libro che è selezionato per il Campiello. Noi speriamo che questo diventi un caso letterario che venga selezionato per la finale perché solleva e scoperchia la verità su un tema sconosciuto di cui sentiamo parlare, ma di cui non conosciamo le reali conseguenze su tanti tanti ragazzi e ragazze.”
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