Si avvicina il primo Maggio, ossia la festa dei lavoratori, ma qualcuno continua a non rispettare i diritti dei dipendenti e nemmeno i doveri di un contribuente. Nelle maglie dei controlli fiscali continua il lavoro in nero come accaduto nel Veneto orientale e cassieri che non emettono scontrini come emerso in tutto il veneziano ed in particolare nel centro storico di Venezia.
Chi si è occupato dei controlli
La prima operazione è del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro, la seconda della Guardia di Finanza, entrambe messe a segno questi giorni.
Ai militari dell’Arma è bastato controllare una decina di esercizi per trovare chi assume senza versare i contributi utili a pagare le pensioni e senza assicurare in caso di incidenti e questo in barba alla carenza di manodopera lamentata in più settori.
Lavoro nero
In particolare un’autofficina ad Annone Veneto è stata condannata a sospendere l’attività per qualche giorno e pagare 20000 euro di sanzione per aver fatto lavorare, senza tutele, due persone.
Stessa sorte per un panificio di Pramaggiore che impiegava 4 addetti, ma uno era in nero ed ha dovuto pagare 12000 euro di multa.
Individuazione di attività irregolari
Nella città metropolitana, ma soprattutto nel centro storico veneziano e a lido, le Fiamme Gialle e lagunari hanno invece scoperto una massiccia mancata emissione di scontrini in negozi di souvenir, gelaterie, bar, ristoranti ed in tutto 20 esercizi.
Ciò che colpisce è l’alta percentuale di attività irregolari individuate su quelle controllate ossia il 50%, in media in tutta la provincia e dell’80% nel centro storico veneziano e a Jesolo.