Le meraviglie dell’artigianato all’Arsenale di Venezia

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, svoltosi all’Arsenale di Venezia, celebra l’eccellenza del saper fare manuale, unendo tradizione e innovazione nell'artigianato italiano

Si è conclusa il 6 ottobre la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, ospitata all’Arsenale di Venezia, con oltre 12mila visitatori in quattro giorni.

Un evento d’oro

La manifestazione, voluta dal sindaco Luigi Brugnaro e organizzata da Vela Spa, ha celebrato l’artigianato italiano, mettendo in evidenza l’importanza delle tradizioni manuali e delle competenze tramandate da generazioni.

Il successo dell’evento, nonostante la pioggia dei primi giorni, ha superato le aspettative, spingendo già verso la preparazione della terza edizione, prevista per ottobre 2025.

Il Made in Italy

Il sindaco Brugnaro ha sottolineato l’importanza delle imprese artigiane, che non solo creano valore economico e sociale, ma rappresentano anche il cuore del Made in Italy.

Queste attività, che preservano tradizioni antiche, devono affrontare la sfida dell’innovazione tecnologica e digitale senza snaturare l’essenza dei loro prodotti.

Brugnaro ha citato l’intelligenza artificiale come esempio di sfida moderna, evidenziando che la formazione e l’attrazione dei giovani sono cruciali per garantire la continuità di queste professioni.

Il futuro dell’artigianato

L’Arsenale di Venezia, storica culla della marineria veneziana, è stato il luogo ideale per esaltare l’eccellenza artigianale, rappresentata da mestieri come la lavorazione del vetro di Murano, l’arte orafa, la ceramica e la lavorazione del legno e del ferro.

Venezia, ha ricordato Brugnaro, è un importante centro di produzione di oggetti di qualità, oltre che un crocevia storico di scambi culturali e commerciali.

Una cornice ideale per l’eccellenza artigianale

Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa, ha espresso soddisfazione per il successo della manifestazione, nonostante le condizioni meteorologiche iniziali.

Ha affermato che, come per il Salone Nautico, l’obiettivo è consolidare questo evento come un appuntamento di eccellenza per la città. L’Arsenale si è dimostrato un contesto perfetto, dove innovazione e formazione sono essenziali per lo sviluppo.

L’ampliamento della fiera

Anche per il 2024, l’evento ha ottenuto la certificazione ISO 20121:2012, che ne attesta la gestione sostenibile. Alberto Bozzo, direttore commerciale di Vela Spa, ha dichiarato che la seconda edizione ha confermato il successo dell’iniziativa, con un aumento del 30% degli espositori rispetto all’anno precedente.

I 140 espositori, provenienti da tutta Italia, hanno occupato uno spazio espositivo di 7mila metri quadrati tra le Tese e le Nappe di San Cristoforo, presentando un’ampia gamma di lavorazioni, dalla gioielleria ai mobili d’arte, dagli strumenti musicali alla pelletteria.

Passato e presente dell’artigianato

Il Salone ha offerto dimostrazioni quotidiane delle varie tecniche artigianali, permettendo ai visitatori di osservare da vicino il lavoro manuale. L’evento ha anche rappresentato un’opportunità per discutere del futuro del settore e delle possibilità per le nuove generazioni.

Tra le iniziative di rilievo, la mostra “I mestieri dell’arte”, curata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, ha messo in luce l’importanza delle arti decorative.

Inoltre, il Glass Bateo ha ospitato una mostra di opere in vetro artistico create da aziende di Murano, rappresentando un ulteriore omaggio alla tradizione artigianale italiana.

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