Proteste e malcontento alla Regata
Il tradizionale appuntamento annuale, che celebra la tradizione remiera veneziana, è stato turbato non solo dal mare agitato, ma anche da tensioni sociali e critiche nei confronti delle autorità cittadine.
Le remiere, le squadre di vogatori che partecipano alla regata, hanno scelto di non eseguire l’alzaremi davanti alla macchina con le autorità in segno di protesta.
Questo gesto simbolico ha avuto un significato doppio. Da un lato, era una manifestazione di disappunto per le difficili condizioni di gara, amplificate dal moto ondoso aumentato durante l’anno. Dall’altro, era un chiaro segnale di protesta contro il sindaco di Venezia, recentemente raggiunto da un avviso di garanzia. E anche contro l’amministrazione comunale per la gestione dei disagi causati dall’enorme afflusso turistico.
Over-tourism e moto ondoso
Il bacino di San Marco è stato trasformato in un tumultuoso mare di motoscafi a causa dell’over-tourism. Ciò ha contribuito a un aumento del moto ondoso che ha reso gli allenamenti e le gare particolarmente difficili.
I vincitori della Regata Storica hanno sottolineato durante la cerimonia di premiazione quanto il loro anno di allenamento sia stato complicato da queste condizioni avverse, rendendo ancor più amara la loro vittoria.
La città sta vivendo una fase di over-tourism senza precedenti. Dopo le restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19, i numeri dei turisti sono schizzati ai massimi storici, portando Venezia al collasso. I vaporetti sono risultati sovraffollati, con lunghe code agli imbarcaderi e un traffico caotico che ha creato notevoli disagi ai residenti e ai visitatori.
Un collasso visibile
In aggiunta, la Mostra del Cinema di Venezia, che quest’anno ha attratto star di Hollywood e un numero record di partecipanti, ha ulteriormente contribuito all’afflusso di visitatori. La caccia ai vip nei locali della città ha prolungato l’attività notturna, contribuendo a un’atmosfera frenetica e a un ulteriore aumento del caos urbano.
Le manifestazioni di protesta hanno visto anche la partecipazione di alcuni rappresentanti dei partiti di minoranza, che hanno sfilato lungo le rive del Canal Grande, esprimendo il loro discontento per la gestione della città e per le indagini in corso sull’amministrazione comunale.
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