Alla fine i Veneti all’interno della Lega sono stati ascoltati e i congressi si faranno con i tempi celeri chiesti da Roberto Marcato, assessore regionale alle attività produttive. Marcato he ha confessato di temere la scomparsa del partito nell’arco di due anni.
Il compromesso del Consiglio Federale
Ieri pomeriggio, martedì, il Consiglio Federale ha raggiunto il compromesso: Matteo Salvini non si tocca, nonostante i mugugni e in alcuni casi la rabbia verso il leader per il tracollo delle elezioni.
Ma via i commissari a capo delle segreterie regionali. I territori devono tornare a votare i loro coordinatori. Ed entro l’anno, ossia tre mesi dovranno tenersi i congressi di sezione e provinciali e poi, entro gennaio, i regionali. E’ passata insomma la linea che il territorio va ripreso, anche se rimane una riserva tra i militanti. L’impegno della Segreteria Federale potrebbe non essere mantenuto.
Giorgia Andreuzza, la vittoria della Lega nel collegio uninominale
Intanto Giorgia Andreuzza che ha vinto nel collegio uninominale raccogliendo il 94% nella città metropolitana veneziana, si dichiara ben conscia che ora, con la riduzione dei parlamentari, dovrà lavorare di più per mantenere il legame con il territorio.
“Io ringrazio i 124 mila cittadini del collegio nel quale sono stata eletta che va dal Veneto Orientale, sandonatese, l’aerea centrale di Spinea, Marcon per andare verso il Miranese, la riviera del Brenta fino a Chioggia. Li ringrazio per avermi sostenuta. Sarà un periodo importante, ma molto difficile. Dovrò lavorare sodo. Il taglio dei parlamentari ha ridotto moltissimo quella che è la rappresentanza territoriale, non solo della Lega, ma di tutti i partiti. Pertanto anche sulle tematiche territoriali dovrò assolutamente far ssquadra con gli amministratori locali, con tutte le istituzioni, con le categorie. Il momento richiederà ua forte sinergia per risolvere i problemi che sono urgenti, ma soprattutto che hanno ricadute pesanti per il nostro futuro”.
La proposta di Luca Zaia per un partito più identitario
Durante il Consiglio Federale Luca Zaia ha proposto di far votare tutti i tesserati e non soltanto i delegati per puntare su un partito più identitario anche se, nella Lega, la spiegazione ufficiale della sconfitta rimane la scelta di aver governato con i Cinque Stelle in un governo, con il Pd e i Cinque Stelle nel secondo.
“L’ho riscontrato- ha continuato Giorgia Andreuzza- parlando durante la campagna elettorale con le varie persone che abbiamo pagato fortemente lo scotto di essere nella precedente legislatura in governi che per noi erano innaturali con i Cinque Stelle prima e il Governo di Unità Nazionale che ci ha visto con il Pd, con i Cinque Stelle, con l’Eu”.
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