Legge di Stabilità: Zaia “Il governo impone ai veneti inutili sacrifici in sanità a favore degli spreconi”
“Il Governo e il Pd cercano di tranquillizzare gli italiani facendo credere loro che nella legge di stabilità non si parli di ticket ma solo di rialzi di imposte che potranno essere decisi autonomamente dalle Regioni. La verità è che, con i loro tagli indiscriminati alla sanità, manderanno in rosso anche Regioni come il Veneto, che oltre a lasciare a Roma più di 21 miliardi l’anno di residuo fiscale, presenta bilanci in attivo da sei anni e non è mai andata in piano di rientro, con relativo commissariamento”. E’ la risposta del presidente della Regione Veneto Luca Zaia a quanto affermato da Federico Gelli, deputato e responsabile sanità del Pd.
“La verità è che, per non perdere consenso, anche stavolta il Governo ha deciso di non applicare i costi standard, che colpirebbero le Regioni ‘sprecone’, quelle con i conti in disordine e con ancora tanto grasso da recuperare da fondi mal spesi, affidandosi invece a tagli lineari che tolgono definitivamente ossigeno a chi pratica acquisti di beni e servizi in modo virtuoso, con il massimo delle economie possibili e senza soggezioni nei confronti dei fornitori”.
“Così, ed è bene che i veneti lo sappiano – conclude Zaia – Roma taglia a Venezia 250 milioni di euro su cui la Regione aveva basato la programmazione sanitaria dei prossimi anni. Li toglie ad una Regione che non ha mai applicato ticket e addizionali Irpef oltre a quelli che lo Stato ci impone. Sacrifici – che qui non sono necessari, né tantomeno dovuti – a favore di chi spreca”.