Eduardo Sivori ci parla di legittima difesa, traendo esempio da Ennio e Rosina 89enni massacrati da tre marocchini, uno ancora latitante
Prendendo esempio dagli anziani coniugi Ennio Libero Bendini e Rosina Fracasso, 87 e 86 anni di Piacenza d’Adige (Padova), massacrati da tre marocchini, uno dei quali ancora latitante.
“Tra tre anni questi sono fuori e ci vengono ad ammazzare, che me l’hanno promesso” dice l’anziana signora. “Sono troppo vicini a casa nostra, abitano a soli 10 chilometri da noi e quando vengono fuori vengono un’altra volta ce la fanno pagare, ce l’hanno promesso”, aggiunge ugualmente atterrito l’uomo che le sta accanto.
Tre rapinatori armati di coltello e a volto coperto, gli hanno intimato di consegnargli soldi e oro, e giù botte e torture. Ennio è stato aggredito e, dopo avergli rotto il naso e lo zigomo, ha implorato di fargli prendere il bastone avendo difficoltà a camminare e invece l’hanno scaraventato per due rampe di scale. Lei è stata ferita con un ferro da stiro rovente perché rivelasse un nascondiglio di un tesoro familiare inesistente e il pin del postamat. Poi i banditi si sono fatti consegnare 300 euro, la tessera postamat, il codice pin, le fedi e qualche gioiello.
Sono stati condannati a 7 anni e 4 mesi ciascuno, il 27enne Abderrahim Benhicham e il 34enne El Abidine Haidoufi Zindi. Tutti hanno l’obbligo di difesa ed autonomia, ma anche difendersi dal disinteresse di molti.