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Amen dedica un premio alle donne che soffrono al Lido di Venezia

Serata di Gala sulla terrazza Biennale/Campari con Il Principe Maurice, Presidente della Venice Events Academy e la nota azienda di gioielli Amen per un evento a favore delle donne

Serata di Gala sulla terrazza Biennale/Campari con Il Principe Maurice, Presidente della Venice Events Academy e la nota azienda di gioielli AMEN per un evento a favore delle donne. Presenti ospiti vip e Matilde Brandi testimonial dell’evento.

Amen Spiritual Awards

In concomitanza con la 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il 6 settembre 2021 presso la prestigiosa Terrazza Biennale si è svolto il dinner gala “I Say a little Prayer… for me” organizzato dal principe Maurice Agosti Durazzo con l’azienda di gioielli Amen e con Matilde Brandi in qualità di testimonial.

Amen, nota azienda toscana leader nella gioielleria ideata e guidata da Giovanni Licastro, nota al livello internazionale per i suoi gioielli “preghiera” in occasione di questa vetrina glamour e mediatica del cinema ha istituito, in collaborazione con il principe Maurice, Presidente della Venice Events Academy, l’ Amen Spiritual Award.

Destinato a diventare un format documentario televisivo o cinematografico, con lo scopo di raccontare e mettere in evidenza storie umane toccanti e drammatiche ma affrontate con grinta. Come quella di Micol Rossi e di Josephine Valley, per “sensibilizzare e consolare ma anche reagire… proprio come si fa pregando”.

Parlano gli organizzatori

Le parole degli organizzatori di Amen Spiritual Awards, Principe Maurice e Giovanni Licastro, fondatore del marchio “Amen”:

“Questa sera abbiamo due persone da premiare. Una ragazza conosciuta bene qui a Venezia, per essere stata “l’angelo guerriero” del Carnevale come Maria dei Lettori, Nicole Rossi. Nicole soffre del morbo di Crohn, ed è sempre stata molto disponibile nel parlare del suo problema e nel cercare di sdoganarlo. Perché chi ne soffre non abbia paura. Si tratta di una malattia molto debilitante. Nonostante questo lei la affronta con coraggio e con il sorriso, e questo dimostra la forza del suo spirito.

La seconda si trova in contumacia, Josephine, e non può essere premiata personalmente perché si trova in un programma di protezione. Ha scritto un libro di poesie in cui racconta il suo stato di umiliazione e maltrattamento. Verrà premiata attraverso un altro candidato al riconoscimento, unico uomo, il giovane pittore Christophe Mourey.”

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