Benefici e tradizione degli ibernisti
Ogni anno, al Lido di Venezia, il primo gennaio si celebra una tradizione unica e spettacolare: il tuffo degli ibernisti. Da oltre 43 anni, questo gruppo di intrepidi appassionati sfida le gelide acque dell’Adriatico per salutare il nuovo anno con un bagno simbolico e rigenerante. Non è solo un gesto goliardico, ma un vero e proprio rituale che unisce benefici psicofisici, socialità e salvaguardia dell’ambiente.
Tra i promotori più convinti di questa pratica troviamo Giorgio Calore, autore del libro “Ostrega che giasso”, che racconta la storia e le motivazioni degli ibernisti del Lido. Il titolo, ironico e in dialetto veneto, evoca l’esperienza di immergersi in acque a temperature vicine allo zero, un’esperienza che, secondo i praticanti, è ricca di benefici per il corpo e la mente.
L’esposizione al freddo può infatti migliorare la circolazione, rafforzare il sistema immunitario e aumentare la resistenza allo stress, rendendo questa attività sempre più popolare anche tra chi cerca uno stile di vita salutare.
Un evento che unisce
Oltre agli effetti benefici sulla salute, il bagno invernale consolida il senso di appartenenza a una comunità e rappresenta un appuntamento atteso da veneziani e turisti. “Trovo questa iniziativa bellissima, perché unisce sport, socialità e benessere,” afferma Piero Rosa Salva, presidente di Vela Spa, società che sostiene l’evento. La manifestazione è cresciuta enormemente negli ultimi anni, attirando partecipanti e spettatori da tutto il mondo.
L’appuntamento per il primo tuffo del 2025 è fissato alle ore 12:00 sulla spiaggia del Blue Moon. Uno spettacolo suggestivo che rappresenta un modo originale per dare il benvenuto al nuovo anno. Provare per credere: gli ibernisti del Lido vi aspettano, pronti a condividere con voi la loro passione e a dimostrare che, a volte, il freddo può scaldare il cuore.
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