Roberto Toigo espone l’obiettivo primario della UIL
Le sue parole: “Oggi siamo qui per l’ennesima manifestazione per la sicurezza, obiettivo: zero morti sul lavoro. L’obiettivo della UIL, che ormai è condiviso da tutti, ci porta ad andare continuamente in piazza. Perché? Perché siamo poco ascoltati, perché il governo e le istituzioni sembrano non capire quanto pesante sia questo problema, ma soprattutto, perché le morti sul lavoro non cessano.
“Voi avete visto quello che è successo l’altro ieri a Bologna, l’altro giorno a Mestre, una cosa che ci ha lasciato ancora sgomenti. Oltre a questo, bisogna rendersi conto che in Veneto siamo a circa 70.000 denunce di infortuni sul lavoro all’anno. L’anno scorso più di 100 erano i morti sul lavoro.”
Le manifestazioni sono il primo passo per la cultura della sicurezza
Prosegue: “Qualcuno si domanderà: ma perché manifestate? Manifestiamo perché dobbiamo creare cultura della sicurezza. Sia cultura della sicurezza che cultura della vita, insieme.”
“Cosa significa cultura della sicurezza? Dare la responsabilità alle aziende che non usano gli strumenti che servono ma, nello stesso tempo, responsabilizzare anche i lavoratori nel dire: se non sono sicuro, io mi devo fermare, non posso continuare a stare sul posto di lavoro. Contemporaneamente loro devono sentire un sindacato vicino, in modo che, nel momento in cui hanno questa necessità di fermarsi, sappiano chi chiamare per poter risolvere., in parte, il problema.”
Conclude: “La ricetta giusta non c’è, ma dobbiamo partire dalla cultura della sicurezza. La cultura la sicurezza si fa: con le manifestazioni, si fa nella scuola, si fa con le istituzioni, si fa con l’imprenditore e noi non molleremo finché non porteremo a casa il risultato.”
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