A pochi mesi dall’assegnazione di 158 case popolari l’ATER indaga instancabilmente per sfrattare gli occupanti abusivi, i morosi e chi affitta
Raffaele Speranzon è un politico noto a Venezia per essere stato in Consiglio Comunale ed è attualmente presidente dell’ATER. Negli ultimi tempi ha fatto parlare di sè per aver compiuto delle indagini nel campo delle case popolari. Da questo monitoraggio puntuale su ciascuno dei dieci mila appartamenti dell’ATER sono state rilevate situazioni non conformi. Il nuovo strumento usato per indagare sugli assegnatari è l’ISEE, molto più concreto rispetto al solo reddito. Si può valutare infatti la situazione economica nel complesso ed anche patrimoniale di ogni nucleo familiare.
I problemi emersi sono essenzialmente tre. Il primo sono gli occupanti abusivi, ovvero coloro che pur non avendo titolo di occupare gli alloggi popolari vi abitano. Dieci in particolare hanno un reddito superiore ai cento mila euro. Altro grande problema sono i morosi, ovvero quelli che non pagano il canone. In alcuni casi accertati sono persone che non hanno la possibilità di pagare il canone.
Per la maggior parte dei casi però sono persone che accumulano risorse nei conti correnti senza pagare il canone mensile di poche decine di euro al mese. Infine il problema dei b&b abusivi, ovvero quando un assegnatario di casa popolare che non ne ha bisogno la usa come risorsa remunerativa. Alcuni degli assegnatari, che avevano diritto al momento dell’assegnazione, non vivono più da anni all’interno delle case popolari mantenendole però in affitto.
Attualmente l’ATER possiede un patrimonio enorme di 10807 immobili distribuiti in tutta l’area metropolitana di Venezia. Il Comune di Venezia ha approvato pochi giorni fa in Giunta dei bandi speciali. A breve sarà pubblicato il bando per la residenza i cittadini potranno partecipare per essere inseriti in graduatoria per i 158 appartamenti della città metropolitana.