Luca Bidogia: meditazione e ipnosi

Luca Bidogia: le pratiche della consapevolezza di sè.

Con Luca Bidogia -psicologo, ipnoterapeuta e psicoterapeuta- parliamo di meditazione e di ipnosi.
Le due tecniche, spiega Bidogia, utilizzano delle attività della nostra mente che generalmente non vengono usate. La meditazione, nell’ambito della psicoterapia, è una tecnica che ci allena a raggiungere la così detta “mindfulness”, pienezza della mente. Bidogia la definisce come pratica della consapevolezza, che coltiva una conoscenza di se stessi nel momento presente, delle proprie emozioni, paure, limiti ed imbarazzi, ed aiuta ad accettarli senza giudicarsi, senza temere se stessi. Vivere le proprie emozioni con intensità è parte della pratica, ma deve essere accompagnata allo stesso tempo da una sorta di distacco, di riflessione razionale e serena, scevra dai soliti ragionamenti. Nella vita di tutti i giorni, la meditazione può aiutare a controllare i propri stati d’animo senza generare dei conflitti interiori, come la gestione della rabbia. Spesso questa pratica, a livello terapeutico, richiede una dedizione costante e molto tempo, ma anche chi fa yoga, zhen o è vicino alle pratiche buddhiste fa uso delle stesse tecniche e ne può trarre benefici.
L’ipnosi invece è uno stato alterato di coscienza che viene indotto dal terapista. A differenza della meditazione, gli effetti potrebbero vedersi nel paziente anche dopo la prima seduta terapeutica.
L’ipnosi aiuta i pazienti ad affrontare le loro paure e le loro emozioni infatti in un modo differente dalla meditazione. Se è vero che la maggior parte dello stress è generato dal nostro passato e dalle aspettative che questo getta sul nostro futuro -paura delle situazioni che pensiamo dovremmo affrontare nella vita futura e il timore di non essere all’altezza per gestirle- allora l’ipnosi va a colpire nel centro: attraverso l’alterazione ipnotica, il paziente è portato a proiettarsi in una situazione, costruita ad hoc attraverso l’analisi psicologica del paziente, e a viverla molto profondamente nel laboratorio mentale creato dal terapeuta. Si parla proprio di laboratorio perché il paziente ha la possibilità di sperimentare se stesso in una situazione stressante.
Questo può portare a capirsi meglio e a prendere se stessi con più compassione.
Negli ultimi trent’anni si sta riscoprendo il valore scientifico dell’ipnosi, verso la quale c’è tanta curiosità, ma anche timore e scetticismo. Bidogia ricorda che sia l’ipnosi che la meditazione sono pratiche antichissime, poi arricchite da tecniche moderne, che fanno parte di moltissime culture.

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