Le nuove direttive di Luca Zaia per le graduatorie in Veneto
Il tempo di far passare 24 ore e Luca Zaia ha trovato l’escamotage, per favorire chi risiede da più di 5 anni nel Veneto, per ottenere una casa popolare dopo il “no” della Corte Costituzionale.
“Vorrà dire -ha dichiarato oggi in una nota, il Presidente della Giunta Regionale- che interverremo assegnando punteggi più alti a chi dimostra di aver posto radici da tempo nel nostro territorio. Premieremo, nelle graduatorie, chi dimostrerà di risiedere in Veneto da tempo”.
La causa contro la riforma dell’edilizia residenziale è iniziata grazie a tre cittadini
La Corte Costituzionale ha definito, con una sentenza emessa ieri, illegittimo, il principio che soltanto chi risiede da un lustro nella regione può accedere alle graduatorie. In questo modo ha bocciato anche il regolamento simile di altre regioni, come: Lombardia, Liguria, Piemonte, Marche.
La causa contro la riforma dell’edilizia residenziale, pubblicata nel 2017 nel Veneto, è partita da tre cittadini stranieri e regolari. Questi, nel 2022, erano stati esclusi dai bandi di Venezia per l’assegnazione degli alloggi. Si tratta di un ricercatore Universitario, di un camerunense (che aveva ottenuto la protezione internazionale) e di una immigrata con permesso di soggiorno subordinato.
“Prendiamo atto della sentenza della corte -ha detto Zaia- ma adegueremo la formulazione dei bandi. Garantiremo maggiori punteggi a coloro che sono residenti da tempo nel territorio del Veneto, premiando chi dimostra di voler smettere radici e dare, qui, un futuro alla propria famiglia.
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