Ha fatto per ben due volte la “100 km del Sahara”, è appena tornato dal “Cammino di Santiago di Compostela” ed ora punta a conquistare la cima dell’Himalaya. Per uno come Luciano Pareschi, abituato a dare adrenalina attraverso le attrazioni di Caribe Bay, parco a tema acquatico numero uno in Italia e tra i primi sette al mondo, non deve essere facile trovare qualcosa che gli regali i brividi lungo la schiena. Lui che nella vita ha provato personalmente tutte le attrazioni dei parchi sparsi nel mondo.
E così nel 2010 e nel 2013, dopo che gli organizzatori hanno rinnovato l’evento, con programmi rivolti ad un target più ampio di potenziali partecipanti, ha preso parte alla “100 km del Sahara” (maratona in 4 tappe, da 25 km a tappa, nel più vasto deserto del pianeta).
L’esperienza sul Cammino di Santiago
Ora, invece, ha voluto realizzare un suo desiderio, ovvero percorrere gli 800 chilometri del “Cammino di Santiago di Compostela”. Questo era il più lungo itinerario che i pellegrini del Medioevo intraprendevano, tra Francia e Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, oggi dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
“E’ un continuo mettersi alla prova – commenta il gestore di Caribe Bay, appena rientrato dall’impresa. “Sono sfide estreme sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda il Cammino, era un desiderio che avevo da sempre e che pensavo di non riuscire mai fare. Ho deciso all’improvviso, ho preso il mio zaino (15 kg sulle spalle) e sono partito. L’ho voluto fare nel periodo più difficile, quello invernale (mi sono anche imbattuto in due tormente di neve), con le intemperie e senza gente, dormendo negli ostelli e affrontando momenti difficili”.
Un lungo percorso per mettersi alla prova e per riflettere. “Dicono che i primi 10 giorni siano per il corpo, quindi per la mente e poi per lo spirito: è effettivamente così. In quei giorni ho riavvolto il film della mia vita. Ci sono stati momenti in cui ti veniva la tentazione di mollare, ma volevo arrivare alla fine a tutti i costi. In cosa potrà aiutarmi? Queste esperienze ti mettono alla prova e sai che se vuoi andare avanti nella vita, devi stringere i denti, senza mai mollare. Ti rafforzano la caparbietà e la determinazione”.
Luciano Pareschi alla conquista dell’Himalaya
Pareschi è uno che ama le sfide estreme. “E’ tutta la vita che le cerco: ricordo anche quando ho nuotato nell’oceano in mezzo agli squali o quando sono entrato nella gabbia con le tigri del circo Orfei. Però penso che la sfida più estrema mai sopportata sia proprio il Caribe Bay”.
Ma ora Pareschi sta pensando a un altro obiettivo: scalare l’Himalaya. “Ho un amico che è stato più volte capo spedizione. Non mi dispiacerebbe provare quella esperienza, con lui ne ho già parlato”. Per la cronaca l’amico in questione è Marco Berti, alpinista che ha affrontato le cime più alte del mondo.