Luigi Brugnaro annuncia i progetti per il rilancio dei Musei civici veneziani

Una grande operazione di rilancio dei Musei civici veneziani per mettere in risalto e far conoscere lo straordinario patrimonio artistico contenuto nelle singole sedi museali, con la valorizzazione delle eccellenze, attraverso una massiccia campagna di comunicazione, che utilizzi tutti i canali a disposizione perché anche l’arte, se raccontata bene, può diventare una risorsa economica per la città”. È quanto ha annunciato questa mattina il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra “Splendori del Rinascimento a Venezia. Andrea Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano”, allestita al Museo Correr. Una grande esposizione che per la prima volta raccoglie 140 opere da tutto il mondo e 80 lavori del maestro dalmata mai riunite prima.

“Poche persone conoscono la qualità delle opere che custodiamo nei nostri musei – ha continuato il sindaco Brugnaro – basti pensare al museo del vetro di Murano e a quello che rappresenta per il rapporto con la realtà produttiva e artigianale. La cultura deve diventare lo strumento per riannodare la presenza dell’uomo alle attività umane”.

Nel grande disegno dell’Amministrazione per i Musei civici veneziani c’è anche il tema della sicurezza. “Sarà rafforzata la protezione delle opere con il potenziamento dei sistemi d’allarme, così come la verifica degli accessi dei visitatori” – ha assicurato il primo cittadino. Grande attenzione anche ai percorsi pedagogici, con l’incremento dell’offerta degli itinerari educativi perché “l’educazione all’arte deve iniziare da piccoli”. Annunciata anche una rivoluzione negli orari di apertura al pubblico, con serate e addirittura nottate al museo.

Visitando le sale espositive, accompagnato dalla direttrice dei Musei civici, Gabriella Belli, e dal curatore della mostra, Enrico Dal Pozzolo, il sindaco ha potuto apprezzare la selezione delle opere, che offrono uno sguardo a tutto tondo su un artista che realizzò dipinti, incisioni e stampe. Di particolare rilievo il raffronto tra le opere di Schiavone e quelle di pittori a lui contemporanei, come Vasari e Salviati, in cui si evidenzia l’antitesi e l’intreccio tra la scuola veneziana e quella fiorentina e romana. “Mostre di questa valenza, che hanno richiesto un articolato lavoro di ricerca – ha assicurato il sindaco – il Comune di Venezia continuerà a sostenerle”.

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