A Domanda Risponde: Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, che ci parla del caso Mose e del problema della gestione delle maree. La città ha bisogno di chiarezza.
Luigi Brugnaro è sempre stato un tifoso dell’opera ingegneristica del Mose, progetto iniziato dopo l’Acqua Granda del ’66, quando il mare ha superato il Lido di Venezia creando una distruzione generale.
Il Mose, però, non è nato per risolvere il problema dell’acqua alta, bensì il problema delle acque eccezionali.
La città di Venezia, che vive il suo porto, presente all’interno di essa, ha bisogno di questo progetto, il quale, però, va chiuso con una certa ragionevolezza ed il meno possibile per non impattare la città.
Ci sono da fare, inoltre, investimenti sulle previsioni delle maree, cosa a cui non si pensa in realtà quando si parla del Mose. L’unico ufficio maree è quello del Comune di Venezia, il quale è l’unico settore che il Comune ha mantenuto e valorizzato.
L’opera di ingegneria del Mose è tutta in mano al Ministero delle Infrastrutture per conto dell’ex Magistrato alle acque e, oggi, Provveditorato alle opere pubbliche, al quale si è chiesto più volte di essere aggiornati sui tempi di completamento di quest’opera ma con insuccesso. La città ha bisogno di chiarezza.