Riemerso dall’oblio, oggi Luigi Pericle è al centro di un grande progetto di recupero critico e filologico. Il piano di studio, restauro, conservazione, catalogazione del suo patrimonio artistico – tutelato dall’Associazione “Archivio Luigi Pericle” – vede nella mostra veneziana nel contesto dei sei mesi della 58 Biennale d’Arte, la prima tappa di un articolato percorso di valorizzazione.
L’esposizione di Luigi Pericle
Accompagnata da un catalogo scientifico (Silvana Editoriale) la mostra allinea 50 opere, fra dipinti su tela e su masonite, oltre a chine su carta degli anni Sessanta e Settanta.
Il bancone disegnato dall’ architetto Carlo Scarpa accoglierà testimonianze inedite, stralci, appunti autografi, esercizi di analisi e pagine di diario, insieme ad altre opere grafiche capaci di restituire al pubblico la personalità eclettica dell’uomo.
La mostra è curata dal critico e storico Chiara Gatti in collaborazione con Marco Pasi dell’Università di Amsterdam (UvA) e Associazione Europea per lo Studio delle Religioni (EASR), Michele Tavola delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e Luca Bochicchio, direttore di Casa Museo Jorn di Albisola, AdAC Università di Genova.