Luigino Schiavon: il problema dei codici bianchi al Pronto Soccorso.
Luigino Schiavon, Presidente del Collegio IPASVI, l’Associazione Nazionale Collegi Infermieri, parla dei disagi nelle corsie del Pronto Soccorso, che alle volte possono anche riflettere non solo problemi del sistema sanitario, ma anche sociali. Soprattutto il problema sono le code infinite che devono affrontare i pazienti codice bianco: questo problema indica che la sanità non riesce a rispondere in modo adeguato all’esigenza del cittadino. Sono due milioni i cittadini che si rivolgono al Pronto Soccorso in Veneto, il che vuol dire 1 su 2 vi si reca durante l’anno, e più del 50% sono codici bianchi. Una delibera approvata il 23 dicembre e presto sul campo, prevede che i codici bianchi possano essere visitati dagli infermieri senza bisogno dell’intervento del medico. Le polemiche scatenate da questa delibera sembra riguardino più un timore di togliere lustro alla categoria dei medici più che un reale pericolo per il cittadino. Quando ritenuto che il male sia minore e curabile anche da un infermiere, sia ascoltando il cittadino, sia accordandosi all’esperienza di chi ha catalogato il codice come bianco, si potrebbe insomma evitare l’attesa infinita di un medico. In altri paesi il problema è stato risolto creando un ambulatorio apposito per i mali da codice bianco. Per ora la risposta della sanità italiana non incontra l’esigenza del cittadino: il bisogno di salute è un bisogno che deve essere riconosciuto e ascoltato perché chi lo vive possa ricevere la risposta più adeguata, efficace e veloce.