Perlustrare paesi e strade con in mano queste splendide guide può farci assalire dalla sindrome di Stendhal, tanto le loro pagine sono ricche di bellezze rivelate, anche l’ultimo volume, il dodicesimo della collana “Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese” non delude le aspettative, regalandoci un’infinità di cose da scoprire.
Luoghi e itinerari della riviera del Brenta e del Miranese
Tutto merito dell’associazione Cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica italiana che oltre 10 anni fa diede vita ad uno straordinario progetto editoriale che continua ancora oggi dopo la prematura scomparsa del suo ideatore Antonio Draghi, architetto ed intellettuale, convinto assertore del concetto di museo diffuso.
Le parole dell’Urbanista Mauro Manfrin
“Antonio era quello che definiamo un architetto colto, intellettuale che oltre alla materia puramente tecnica dell’architettura, la collega a tutti gli elementi tipici dell’umanesimo, dell’arte e della cultura in generale. Ha scritto molte cose che riguardano la storia del territorio, ma era anche molto attivo a livello ambientale, era uno dei fondatori del C.A.T ovvero Comitato Ambientale del Territorio ed era sempre pronto a difendere dalla speculazioni edilizia e dal disinteresse culturale.”
La presentazione del dodicesimo volume si è svolta all’Auditorium del polo scolastico di Dolo, davanti a 150 studenti del Liceo Galilei, dell’Istituto tecnico Lazzari e di quello professionale Musatti.
Le parole del Presidente dell’Associazione Fabrizio Rovoletto
“Abbiamo sia delle classi del liceo Galilei, del Musatti ed anche del Lazzari. Anche se sono comparti di studi diversi però contemporaneamente, tutti quanti sono interessati al territorio e sia da un punto di vista turistico, ma anche professionale, un domani, oppure di cultura propria sia di loro, ma anche di questa stupenda riviera del Brenta che è stata così importante nel passato, ma bisogna tenere alta la tensione e valorizzarla sempre di più.”
Le parole del Dirigente Scolastico Istituto Lazzari, Barbara Paggetti
“Siamo qua con anche gli studenti del professionale Mussatti e del liceo Galilei per questo evento oggi, per la nostra presentazione del nuovo volume della collana “Luoghi ed itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese”, forse conoscete questa collana esplicativa delle bellezze proprio della nostra riviera.
Siamo molto felici di avere ospiti i Cavalieri perchè questi sono gli incontri dove i ragazzi possono avvicinarsi alla realtà che li circonda e nel caso del nostro istituto è molto importante, in quanto, noi abbiamo anche l’indirizzo turistico. Quindi proprio per rendere i ragazzi dotti di quelle che sono, a volte, le meraviglie nascoste della nostra riviera.”
E ora sfogliamo l’agile volumetto che attira il nostro interesse con un sacco di informazione che ci fanno vedere con occhi nuovi, luoghi guardati, di solito, in maniera distratta. Basta ad esempio concentrarsi su una sola parola “brolo” e si apre un mondo.
Le parole del Consulente turistico, Luciana Sidari
“In pratica, il “brolo” era una parte importantissima della Villa Veneta. Era meno appariscente nel senso che era defilato, di lato piuttosto che nel retro delle ville però era un misto di alberi da frutto, alberi come decorazione, fiori e soprattutto di piante d’ulivo e di tutto quello che poteva servire per l’economia della famiglia nobile.”
E gli appassionati di case e di artisti avranno di che di divertirsi sulle tracce di Alessandro Milesi o Vittorio Tessari, pittori che scelsero di abitare in riviere del Brenta.
Le parole dello Storico dell’Arte, Valerio Vivian
“Alessandro Milesi che pure veneziano è venuto prima per necessità di guerra a Mira per proteggere la famiglia dai bombardamenti dell’epoca poi perchè il luogo era piacevole, aveva una piccola casa e uno studio in via della Segheria ed a quel punto c’è una relazione con il territorio. Si ricordano, per esempio, le sue mangiate nell’osteria “L’isola di Caprera” ed i dipinti che fece ad alcuni personaggi del luogo, la conoscenza che aveva di altre personalità come Barbara Marchisio che aveva la villa ed alla quale lui fece il ritratto perchè portava la figlia a lezione di canto e pianoforte.
Ma poi ci sono intrecci familiari molto interessanti e curiosi, Vittorio Tessari, pittore di Castelfranco e anche lui, come Milesi, ha fatto l’Accademia, è stato personaggio che ha partecipato a molte versioni della Biennale di Venezia, dalla fine dell’Ottocento a tutto quanto il primo Novecento.
Prima ebbe lo studio solo a Venezia, ma successivamente prese casa a Mira, i primi del Novecento, rimase perchè si sposò con una mirese, con Maria Solveni, e questo matrimonio lo portò ad essere stabilmente in riviera, poi, per tutti gli ultimi anni, morì negli anni 40. Quindi, sostanzialmente rimase qui tutta la vita.”
Anche questa volta l’associazione Cavalieri della riviera del Brenta ha donato copie dei libri da distribuire agli alunni per stimolare in loro la voglia di conoscere meglio il proprio territorio sotto il profilo storico ed artistico.