Maledettissima Tu, il mediometraggio di Francesco La Rosa in onda su Televenezia. Un messaggio chiaro e netto: NO AL BULLISMO e l’invito fatto ai giovani di stare il più lontano possibile dalla delinquenza.
Il mediometraggio con il quale parteciperò quest’anno ai vari concorsi di Brescia, Voghera, Napoli e altri ancora ma che subito, dopo la prima messa in onda del 22 gennaio su VideoMediterraneo è stato già richiesto da quasi tutte le emittenti televisive sicule e soprattutto in Calabria, Liguria, Campania, Sardegna, Puglia, Lazio, Toscana, Piemonte e in Lombardia; giorno dopo giorno la richiesta sale.
Subito hanno scritto del film: La Sicilia, Libero di Vittorio Feltri, Il Giornale di Sicilia, Il Quotidiano di Sicilia, Libero, Il Giornale di Calabria e tantissime testate giornalistiche web.
Il 5 maggio scorso, durante il convegno nazionale ANFE a Crotone dove hanno partecipato tutto l’ordine di avvocati e magistrati per parlare sulle varie attività mafiose e di concorso esterno alla mafia, si è proiettata nell’aula di tribunale “MALEDETTISSIMA TU” di Francesco La Rosa (come testimoniano le immagini allegate).
“MALEDETTISSIMA TU”, 64 minuti, amatoriale, nella quale spicca la presenza del giornalista antimafia Pino Maniaci, il cantante neomelodico Antonio Cannata, Sabrina Privitera ormai nota da tutte le piazze del sud Italia, interpretazione brani musicali di Alfio Patti e Nino Marchi, musiche del maestro Carmelo Incognito.
Un made in Sicilia, trama drammatica, con cui parteciperò ai vari concorsi nazionali.
Racconta la storia di un uomo stretto nella morsa tra il bene e il male, costretto a dover scegliere in maniera continua, scelte che caratterizzeranno pure il finale incandescente di una vita vissuta che serve da monito per le generazioni future.
MALEDETTISSIMA TU, così’ s’intitola il nuovo mediometraggio di Francesco La Rosa dopo il successo del cortometraggio Pacenzia di 3 anni fa.
Quarantenne, operaio e videomaker per passione. Sale alla ribalta con Pacenzia ruffianandosi l’attenzione dei cugini transalpini e dopo circa 3 anni scrive MALEDETTISSIMA TU.
Trama drammatica, girato a Catania e provincia, luoghi culto e quartieri periferici, dialetto catanese e personaggi semplici che raccontano con il loro viso e i loro atteggiamenti folcloristici le usanze e i costumi di una terra.
Nel cast spiccano personaggi di rilievo: il tanto discusso giornalista Pino Maniaci, l’icona neomelodica di Catania Antonio Cannata, la bravissima Sabrina Privitera, i brani di Alfio Patti e Nino Marchi.
Un cast nel quale spiccano nomi dissordanti ma che il regista, Francesco La Rosa, schiera in campo coi medesimi colori.
Pino Maniaci (giornalista antimafia), Antonio Cannata (famoso cantante neomelodico catanese di tutti i tempi), l’artista Sabrina Privitera acclamata ormai dalle grandi piazze di tutto il meridione, l’interpretazione brani di Alfio Patti e Nino Marchi, infine le musiche fantastiche del maestro Carmelo Incognito.
MALEDETTISSIMA TU, un film quello di Francesco La Rosa, che magari non gode un’ ottima impiantistica audiofonica ma che per tecnica di ripresa, frames e messe a fuoco non è di meno dei grandi professionisti.
Un catanese, nato in quelle strade, in quei vicoli, dove oggi effettua riprese e corti mandati in onda in tutta Italia.
” … in Sicilia è difficile emergere, le varie aziende televisive se non hai un nome, un lavoro alle spalle, un angelo in paradiso, non ti aprono neppure la porta… ció che non succede nelle altri parti d’Italia. Dico grazie ad una persona in particolare: il dott. Umberto Teghini, Direttore di SICRA PRESS, che pur non essendo io tecnico professionista e svolgendo nella vita privata la professione di operaio, ha subito creduto sul sottoscritto affidando mansioni tecniche lasciando campo libero”.
Salito alla ribalta nel 2014 con il cortometraggio Pacenzia arrivato perfino in Francia e che adesso, con MALEDETTISSIMA TU, cerca di bissare il successo in ambito nazionale.
Amici, parenti, colleghi, “gente di un Dio minore” dice Francesco che con la loro umiltà e spontaneità fanno della vita un romanzo da leggere “ccà supicchiarìa”.
Storie che belle o drammatiche che siano, servono da insegnamento a chi li guarda. Personaggi, protagonisti, cui Francesco dona un microfono alzando in maniera “sconsiderata” il livello audio”.
Si dice: “Quando il gatto non può arrivare al boccone dice che il pesce puzza”. Significati drastici di un quadro ben chiaro il suo. Idee magari conosciute, per lo più ordinarie ma spesso denigrate, idee cui nessuno ha dato logiche e a cui Francesco ha rivolto i riflettori. Nascono dalla Sicilia nuove storie, “insolite” speranze ricche di amore, dal sapore di limone e calde di passione che avvolgono di estremo fascino la nostra straordinaria quotidianità espressa in maniera agrodolce da Francesco La Rosa oltre spaziotempo.