Allerta rossa: rischi nel vicentino e nel padovano
Ciò che preoccupa, ha dichiarato oggi l’Assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin è la rete idrica secondaria nel vicentino e nel padovano che è in sofferenza a causa delle intense precipitazioni. Questa volta c’erano i bacini di laminazione ad aver accolto l’acqua, rispetto al 2010. La pressione sugli argini è stata forte e si teme che un’altra forzatura anche se si prevede più lieve potrebbe romperli.
Basti pensare che nel 2018 con Vaia è caduta la stessa quantità d’acqua, 187 millimetri all’epoca e 188 millimetri martedì. Per circa trentasei ore i treni ad alta velocità ed Eurocity hanno subito cancellazioni e sono stati estradati su percorsi alternativi con un maggior tempo di percorrenza fino a 150 minuti. Allo stato attuale ha aggiunto Bottacin i bacini di laminazione e tutte le opere messe in campo in questi anni stanno funzionando. Questo garantisce la sicurezza dei territori interessati.
Luca Zaia: il modello Veneto necessita di un potenziamento
Anche se quello che Luca Zaia ha chiamato modello Veneto deve essere potenziato visto l’aumento della frequenza di fenomeni. Questi si presentano a tutti gli effetti come dei veri propri uragani e per questo ha detto che serve un altro miliardo di euro.
Luca Zaia, Presidente della Giunta regionale della Regione Veneto: “Il miliardo serve per realizzare opere mentre per le manutenzioni ci servono altre risorse. Il miliardo serve per la realizzazione di grandi opere, opere importanti e che possono servire i grandi bacini. Il modello che abbiamo praticato e che si vede oggi da i suoi risultati.”
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