Maltempo: “Le previsioni meteo confermano una situazione analoga, se non peggiore, a quella che il Veneto ha conosciuto nel 1966 e nel 2010”, afferma Zaia.
Valutando le condizioni ormai critiche del terreno, già saturo d’acqua, e quella del mare e dei suoi affluenti, torna alla mente l’alluvione del 2010, che colpì ben 135 comuni veneti, migliaia di famiglie e imprese.
Tuttavia, si sottolinea il fatto che, A differenza di 10 anni fa, si è in possesso di diverse e maggiori opere di prevenzione . Sono stati infatti messi in sicurezza gli argini dei corsi d’acqua e realizzato bacini di laminazione come a Trissino e Caldogno, e altri sono in fase di realizzazione.
Stando alle parole di Zaia, l’allerta di bollino rosso di questi giorni rappresenterebbe uno “stress test”: si avrà modo così di capire se le opere realizzate saranno sufficienti per affrontare situazioni estreme. “Abbiamo dichiarato lo stato di massima allerta perché siamo dalla parte dei veneti e non vogliamo che la nostra popolazione sia messa a rischio” conclude il presidente.