Nell’Occhio del ciclone Ciaran
Lungo la costa la raffiche di vento hanno raggiunto i 130 chilometri orari e dunque è di nuovo in pericolo il litorale già saccheggiato a Bibione. A rischio anche la zona pineta di Iesolo, colpita da due mareggiate nei giorni scorsi.
Queste sono le ore di allerta rossa idrogeologica che oltre a tutta la terraferma veneziana colpisce anche la Pianura Padana. “State lontano dia fiumi e dalle pareti rocciose”, questo è l’appello lanciato da Luca Zaia.
“Dobbiamo seguire bene le informazioni dai media, dall’internet e dai social, dobbiamo mantenerci informati ed aggiornati. D’altro canto consiglio di stare lontano dai corsi d’acqua o di non andare negli scantinati nei momenti di pioggia torrenziale.”
L’Ondata di maltempo su tutto il nordest ha causato la cancellazione o il ritardo dei treni. A Verona è stato chiuso il ponte Nuovo sull’Adige.
Dopo la tregua di venerdì tornerà la preoccupazione con un’altra notte di pioggia tra sabato e domenica. I fiumi, che già destano preoccupazione, in queste ore sono ingrossati dalla pioggia che sta cadendo sulle zone prealpine e sulle Dolomiti, e potrebbero essere messi di nuovo a dura prova. I meteorologi e i tecnici regionali sono al lavoro per seguire l’evolversi della situazione.
Ciarán Fearon
Ciaran è il nome scelto dal meet office, l’ente meteorologico del regno Unito deriva da Ciarán Fearon, un funzionario pubblico del Dipartimento per le Infrastrutture dell’Irlanda del Nord. La particella ciar significa scuro, nero, come il colore delle nubi che il satellite sta mostrando in queste ore. Queste nubi si sono formate a riccio sull’Atlantico e poi spostate dalla Manica al sud dell’Inghilterra. Hanno qui scaricato la loro forza con un urgano di terza categoria, con venti a 170 km orari, mentre in Francia a 180 km orari. Infine sono arrivate sopra l’Italia, potremmo dire in modo un po’ meno furioso.
Ciaran è considerato dagli esperti uno dei cicloni extratropicali più intensi di sempre, anche se la dinamica non sorprende, ed è spiegata dall’incontro di fronti di aria fredda che entrano nel Mediterraneo.
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