“Buongiorno a tutti, mi chiamo Manuela Chiarottino, sono un’autrice del collettivo “Scrittori uniti” e faccio anche parte del direttivo. Sono qui per presentarvi un mio ultimo romanzo: “La libreria delle storie rimaste”.
Il nuovo libro di Manuela Chiarottino
Dopo “La bambina che adottava libri” ho voluto scrivere un’altra storia che parla dell’amore per i libri, sempre con un pizzico di mistero, e in questo caso, ma anche di magia. La protagonista è questa libreria e tutti i personaggi che ci girano intorno.
Si trova in un piccolo paese della campagna inglese. La proprietaria è un’arzilla signora anziana, circondata da gatti, di cui uno si chiama “Shakespeare”, l’altro “Edgar Allan Poe”. Insomma tutti hanno nomi particolari, che scoprirete nella storia. Lei ama sfornare biscotti e offrirli con delle tazze di tè a tutti i clienti di questa libreria, che a volte vengono solo per questo. A volte sono clienti spesso un po’ strampalati.
In questo mondo capiterà Amabel invece che invece abita a Londra, lavora in una boutique di lusso, è una ragazza molto precisa che ha delle paure e insicurezze che nasconde dietro ad un comportamento di mistero. Lei vede queste gatte, vede la confusione, però si trova proprio lì in quel paesino a lavorare in quella libreria. Da un momento all’altro non ha né lavoro né casa e quindi è costretta ad accettare questo lavoro. Lei che proprio odia i libri. Questo è il pretesto da cui nasce la storia.
In questo suo percorso, Amabel, però scoprirà come questa confusione e forse anche i libri stessi non sono così male e man mano acquisterà una nuova consapevolezza e forse anche l’amore, ma non solo. Amabel cercherà di scoprire anche quali sono i misteri della libreria, ad esempio quelle luci che ogni tanto appaiono di notte. Questo è il mondo di Emily in cui entrerà anche Amabel.
Spero che anche voi vogliate entrare in questo mondo, se amate i libri, i gatti, il tè, i biscotti, questa sfera inglese un po’ vintage, un pizzico di mistero, l’amore e anche un po’ di magia.
Vi ringrazio per l’ascolto, spero di avervi incuriosito e vi ricordo “La libreria delle storie rimaste”.