Entro la fine del mese di aprile prenderanno il via i lavori di manutenzione straordinaria in due impianti sportivi di Sant’Alvise a Venezia. “Fondamentale avere luoghi sicuri”.
L’intervento di messa in sicurezza
Si tratta della palestra “Gigi Marsico”, ex “Umberto I”, a Cannaregio, in gestione all’Alvisiana basket e della palestra del centro sportivo “Costantino Reyer” a Sant’Alvise.
Nel primo caso la Direzione Lavori pubblici provvederà all’impermeabilizzazione del tetto della palestra oggetto di infiltrazioni d’acqua. Nella palestra di basket del centro sportivo di Sant’Alvise, invece, si provvederà alla messa in sicurezza di due capriate in legno danneggiate.
Impianti sportivi di Sant’Alvise
La conferma è arrivata dall’assessore allo Sport e Politiche giovanili Andrea Tomaello. Egli, nella mattinata di ieri, martedì 13 aprile, ha compiuto un sopralluogo nelle due strutture insieme ai tecnici comunali e ai gestori degli impianti.
“Questi interventi in due diverse strutture di Sant’Alvise permettono di migliorare gli impianti e continuare l’attività sportiva in modo sicuro. Grazie alle società per la disponibilità e la collaborazione. Lo sport è fondamentale per la ripartenza e farlo in luoghi sicuri è prioritario per questa Amministrazione”. Queste le dichiarazioni di Tomaello.
Le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto
E’ intervenuto inoltre l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto. “I lavori prenderanno avvio a breve e si concluderanno nell’arco di tre mesi. Si tratta di un costo complessivo di circa 100 mila euro a carico del Comune. Si tratta di interventi assolutamente necessari non più rinviabili. Manutenzioni straordinarie per intervenire in tempi rapidi ed evitare ulteriori compromissioni delle strutture.
L’Amministrazione comunale ha accolto la richiesta dei gestori degli impianti. Ha anche valutato l’assoluta necessità di provvedere. In questi anni abbiamo avviato un piano articolato di manutenzioni straordinarie degli impianti sportivi. Eravamo consapevoli che eventuali ritardi nell’intervento avrebbero reso i lavori più articolati, complessi e costosi”.