Marco Agostini: perché non è facile combattere il micro-spaccio a Mestre.
Nell’intervista a Marco Agostini, Comandante della Polizia Municipale di Venezia, si parla ancora di spaccio, degrado e aggressione. Lo stesso Agostini è stato vittima di un episodio di violenza proprio mentre era ai giardini di Via Piave in compagnia di suo figlio. La situazione è stabile da molto, spiega Agostini: gli spacciatori frequentano con regolarità Via Piave, e non è facile per le Forze dell’Ordine sradicare la rete di droga. Nonostante le volanti passino continuamente nella zona di Via Piave, sia di giorno che di notte, le azioni che possono essere intraprese contro i sospettati sono limitate. Innanzitutto la carenza del personale, poi la difficoltà di mettere insieme le prove sufficienti ad accusare qualcuno di spaccio. Un conto, dice Agostini, è l’impressione da opinione pubblica, che chi si riunisce ai giardini in Via Piave sia quasi sempre uno spacciatore, ed un altro è provarlo ai fini giudiziari e documentare l’attività di spaccio. Ormai nessuno spacciatore, spiega il Comandante, si farebbe trovare con più della quantità prevista per legge che può essere dichiarata per uso personale. D’altronde, il sistema è ben organizzato, il che farebbe pensare ad un giro di micro spaccio locale, se non più ampio, più che a singoli individui che spacciano per il solo proprio tornaconto.
Per aiutare le indagini la polizia si è ora munita anche di cani anti droga: Puma, in servizio da settembre, e Luna ed Asia che, avendo appena superato i test, entreranno in servizio fra poco.
Il problema poi non è solo quello della compravendita di sostanze stupefacenti: sono in molti a lamentarsi del degrado in Via Piave. Una donna ha sfogato la sua frustrazione con una lettera sulla Nuova: ogni giorno per arrivare a lavoro viene molestata verbalmente dai frequentatori dei giardini ai quali passa di fronte.
Nell’intervista poi si parla anche di controlli a Venezia, di presenza nei terminal e nelle stazioni che non riesce ad essere costante per colpa dei numeri, e di venditori abusivi.