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Mareggiate a Jesolo sempre più frequenti

Mareggiate erodono la spiaggia di Jesolo, danneggiando la pineta antistante al Merville. Il cambiamento climatico aumenta il fenomeno, richiedendo interventi strutturali urgenti.

La pineta di Jesolo non è stata risparmiata nemmeno da questa ondata di maltempo. Le rive dell’area sono sempre le prime a venire divorate dalle mareggiate. Si conta che in questi giorni finora siano tornati in mare 5000 metri cubi di sabbia. E questi non sono nemmeno i dati definitivi, visto che il maltempo continua. Però l’inclinazione del vento questa volta è stata magnanima e forse sarà più facile ricostruire la spiaggia.

Danneggiamenti nella Pineta antistante al Merville

Antonio Facco, Presidente Consorzio Arenili Jesolo: “Questa nuova ondata di maltempo ha provocato danni sempre nella stessa zona e cioè nella zona della Pineta antistante al Merville. In quel tratto di arenile principalmente si aggira sui circa 2 km di costa.”

“Le volte scorse il vento arrivava in maniera laterale e invece in questo frangente è arrivato più frontalmente. Questo fa presumere che magari la sabbia che è stata asportata la possiamo ritrovare a distanza di qualche centinaio di metri.”

Aumento delle mareggiate e riduzione della spiaggia: una tendenza preoccupante

Il fenomeno non sorprende più e invece dovrebbe farlo. Questo perché gli osservatori più attenti hanno notato che il numero di mareggiate sta aumentando con il cambiamento climatico. La spiaggia di conseguenza si sta riducendo sempre più e a questo punto, gli interventi strutturali invocati da tempo, diventano un passaggio obbligato.

Alberto Maschio, Assessore al demanio del Comune di Jesolo: “La dinamicità del fenomeno chiaramente incrementato anche da quello che è l’innalzamento delle maree in generale porta ad avere sempre più danno quando succedono questi episodi. È evidente che anche il singolo episodio oggi sta diventando sempre più aggressivo nell’abbattersi sulla nostra costa. Più si erode la spiaggia, in particolare quella sommersa che aiuta a mantenere un’inclinazione tipica dei nostri arenili molto dolce più si creano danni sul nostro litorale.”

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