Cavalcavia di Marghera: il giorno della perizia sul guardrail divelto dal bus

Oggi è stato anche il giorno della perizia nel luogo della tragedia del bus caduto nel vuoto dal cavalcavia Rizzardi il 3 ottobre

Per tre ore dalle 13 alle 16 oggi è stato chiuso al traffico il cavalcavia superiore di Marghera, per consentire il sopralluogo al perito nominato dalla Procura di Venezia Placido Migliorino, nel punto in cui il 3 ottobre scorso il bus guidato da Alberto Rizzotto, ha urtato in 27 punti per 50 metri guardrail e poi è volato per 15 metri schiantatosi con 35 passeggeri a bordo, sulla strada sottostante.

Si tratta di un giorno molto atteso su cui sono riposte molte speranze per scoprire quali responsabilità sono da attribuire alle vecchie barriere poste lungo il ponte per la strage.

Hanno partecipato all’analisi della scena anche i tre indagati Massimo Fiorese AD della società “La Linea” e i tecnici del comune di Venezia Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro con i loro periti di parte.

Il cavalcavia di Marghera

Migliorino che si è guadagnato durante il processo per il crollo del ponte Morandi a Genova, il soprannome di Mastino, non ha il compito di svelare le cause dell’incidente, ma dovrà rispondere a due quesiti posti dalla Procura Veneziana, ossia valutare lo stato attuale delle barriere di protezione e se le stesse rispondevano agli standard di sicurezza e garantivano al contenimento come prescritto dalle norme.

L’esito della perizia

Si tratta del primo passo il cui l’esito sarà reso noto entro il 24 febbraio a cui seguirà l’analisi della scatola nera del mezzo non ancora aperta e di tutto il materiale raccolto dagli investigatori. Per il momento i dati certi sono due: l’autista non soffriva di cuore e il bus al momento della caduta era praticamente fermo.

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