Il porto di Marghera in difficoltà nel 2023, a causa della forte inflazione e della strategia che punta all’export, soprattutto in Germania.
Non è stato un anno con il segno positivo il 2023 per il porto di Marghera e del resto gli aspetti non sono sorpresi. L’impennata dell’inflazione ha provocato la stagnazione della produzione industriale e la politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea ha prodotto la contrazione dei prestiti alle imprese. Ed è così che il presidente dell’autorità di sistema portuale Fulvio Lino Di Blasio, nell’incontro con i giornalisti di fine anno, oggi ha annunciato una contrazione delle movimentazioni del 6,7% nel corso dell’anno.
La causa della crisi del porto di Marghera; in difficoltà anche Chioggia
Lo scalo portuale ha pagato la sua vocazione per l’export ed, estendo in rallentamento l’economia tedesca, anche quella italiana ne ha risentito. A crollare del 18% sono stati i trasporti delle rifuse liquide: un calo legato ad un aumento dell’energia rinnovabili. Dunque, il porto è chiamato a fronteggiare questo cambio di business. Nel 2024 non sono state rose e fiori, nel corso dell’anno, nemmeno per il porto di Chioggia. Dove sono in corso investimenti per potenziare il comparto professionistico decollato quest’anno.
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