Il quartiere di Marghera si sente abbandonato e non soltanto perché i residenti si sentono assediati dai pusher e dai senzatetto che si sono spinti nel quartiere, dopo la serie di blitz delle Forze dell’Ordine nella zona della stazione di Mestre, ma anche per il degrado e per i ripetuti atti vandalici contro edifici, auto, chiese e monumenti.
Continui sfregi alla madonnina di Piazzale Giovannacci
Da quando la madonnina di Piazzale Giovannacci è stata riconsegnata alla cittadinanza, dopo il restauro in seguito alla sua decapitazione, non ha mai avuto pace. È stata imbrattata con la vernice più volte e attorno alla statua si trovano siringhe e sporcizia.
Incendiata un’auto in via Toffani
Invece venerdì 12 gennaio, in pieno giorno, è stato appiccato un incendio ad un’auto in via Toffani. Il fumo era visibile da vari punti del quartiere e ha allarmato gli abitanti. Le fiamme hanno distrutto un’auto e danneggiato il mezzo accanto in sosta.
Portico della chiesa di Sant’Antonio ideale per senzatetto e drogati
La chiesa di Sant’Antonio poi, avendo un portico, sembra sia considerata un rifugio ideale per chi cerca un bivacco o un luogo appartato per iniettarsi sostanze stupefacenti. In un simile contesto anche gli episodi di micro criminalità che si registrano in tutta l’area metropolitana vengono vissuti come fatti più gravi, effetto di un abbandono da parte delle istituzioni del territorio.
Un’ottantenne denuncia la situazione drammatica a Marghera
Una donna di 80 anni ha ricevuto la visita di finti carabinieri che le hanno carpito con l’inganno le fedi, sua e del suo marito, con la frequente scusa del figlio che avrebbe avuto un incidente.
Ecco le sue parole: “Stamattina mi ha telefonato, si è spacciato per il comandante dei carabinieri e mi ha detto che mio figlio ha avuto un incidente stando al telefono e che era una cosa grave, che andava in galera. Mi hanno mandato uno a ritirare l’oro perché dicevano che mio figlio aveva preso l’avvocato e l’avvocato ha chiesto i soldi. Ho detto che soldi non ne ho. Ha chiesto l’oro e ho detto no. Mi ha detto che oro ne ho ancora, mio figlio lo sa perché l’ha detto. Ho chiesto di passarmi mio figlio e loro mi hanno detto no perché è troppo agitato. Allora mi è venuto un dubbio e ho chiamato la Polizia. La Polizia, poverini sono venuti subito, ma come carabinieri non sono intervenuti per niente.”
“A Marghera siamo mollati, siamo come dispersi. Sono venuti gli spacciatori sotto le nostre finestre e a Mestre sono là tutto il giorno e qua a Marghera non c’è niente.”
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