Una tana a Marghera per merce rubata di migliaia di euro
Al centro di questa vicenda si profila la figura di un brigadiere della Guardia di Finanza, attualmente elencato tra gli indagati. Il Gazzettino ha diffuso i dettagli di questa storia nelle ultime ore, rivelando che lo stabile in questione sorge in via dell’Elettricità a Marghera. Questo era precedentemente considerato soltanto un rifugio per senzatetto e pusher.
Tuttavia, all’interno di questo edificio e di un altro adiacente alla residenza del finanziere, i militari hanno scoperto enormi quantità di rame, ottenuto probabilmente da cavi elettrici rubati, e biciclette.
Il brigadiere della Guardia di Finanza tra gli indagati, dettagli e scoperte
Il brigadiere avrebbe accumulato anche generi alimentari e taniche di combustibile, presuntamente provenienti dal porto. Le indagini si sono ora spostate su un’ulteriore possibile connessione.
Ci si chiede se il finanziere potesse essere coinvolto direttamente nel saccheggio delle stive delle navi, visto che era in servizio presso il porto. Il collegamento con il brigadiere è stato scoperto tramite un cittadino bulgaro sospettato di diversi furti nella zona di Mestre.
Il finanziere e il bulgaro nel traffico di merce rubata
Prima del suo arresto, le forze dell’ordine hanno messo sotto controllo il bulgaro e le intercettazioni hanno rivelato che era in comunicazione con il finanziere in questione. Attualmente, i vertici della Guardia di Finanza sono in attesa di conferme da parte dei carabinieri prima di prendere qualsiasi provvedimento.
Si sta dunque tentando di ricostruire la rete di connessioni e responsabilità in questo presunto traffico di merce rubata, che sembra coinvolgere elementi al di sopra di sospetto, come un brigadiere della Guardia di Finanza.
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