Il comitati Progetto Comune, l’associazione Centro Studi Storici e Fondazione Mestre Domani hanno firmato una lettera inviata alla famiglia Canella chiedendo sul buco dell’Umberto I. La famiglia Canella sta valutando anche per via di un aumento del costo delle materie prime.
Gli edifici storici di Piazza Ferretto in attesa di una nuova vita
Maria Laura Faccini già dal 2023 ha fatto uno studio sulle aree private e pubbliche abbandonate di Mestre. Questo inventario ha rivelato che gran parte di questi buchi sono presenti nel centro di Mestre. Se si parla di Piazza Ferretto se ne riconoscono tante, tra cui lo stabile dell’ex cinema Excelsior.
Nel 1911 Vittorio e Antonio Forlan hanno aperto l’ex cinema Excelsior, ormai chiuso da 9 anni, un edificio che potrebbe essere pensato con finalità culturali e sociali. Però i proprietari di questo stabile non hanno ancora dato una destinazione d’uso al bene, come ci spiega Maria Laura Faccini.
Palazzo da Re in Piazza Ferretto, costruito agli inizi dell’Ottocento, acquistato da Giuseppe da Re, imprenditore mestrino che nel 1866 mise a disposizione a Giuseppe Garibaldi il balcone del piano nobile per il comizio dopo l’annessione del Veneto all’Italia. Anche questo edificio è ora in disuso.
I progetti incompiuti in centro a Mestre raccontati da Maria Laura Faccini
La Faccini ci parla dell’ex centro di calcolo della Carive su via San Rocco un luogo per cui si era stata ipotizzata la realizzazione di 22 appartamenti, un progetto bocciato per via dell’impossibilità della struttura di superare la torre civica. L’Ex scuola De Amicis, a ridosso della torre civica, invece, adesso è in via di riqualificazione.
All’inizio di Piazza Barche vi è l’Antica Posta, un edificio di grande rilevanza storico-monumentale per la quale è stata richiesta più volta una riqualificazione. In via Forte Marghera c’è l’ex sede della Banca di Roma, un grande edificio anch’esso chiuso.
Il patrimonio da recuperare su via Carducci
Un altro punto di memoria per tutti i mestrini, citato da Maria Laura, è in via Carducci. Si tratta dell’ex ristorante Brek, aperto nel 1983 e chiuso nel 2014, che occupava fino a 50 dipendenti. Ora è destinazione di degrado, con bivacchi, creando disagio per l’intera cittadinanza.
Sempre in via Carducci vi è l’ex Banca del Friuli, anche questa abbandonata. Sulla stessa via si trova l’area ex Telecom, dove vi era la sede della Telecom che occupava 500 dipendenti, per la quale vi sono state alcune proposte che avrebbero portato a un naturale proseguimento di via Carducci verso la zona dell’M9. Anche queste non sono state portate a termine.
Gli edifici di via Torino e la sfida della riqualificazione urbana promossa da Maria Laura
In via Torino, invece, si può trovare l’ex centro direzionale della Carive, un luogo strategico con un affaccio su via Torino e sul canale retrostante, anche vicino all’università. Dunque si potrebbe pensare ad una destinazione di utilizzo eccelsa, però non ancora programmata. Su via Torino un altro sito importantissimo è il mercato ortofrutticolo, un’area con un potenziale enorme, per cui sembrava ci fosse un progetto ora abbandonato.
Bisogna riappropriarsi della città e riempire questi buchi che erano punti nevralgici della comunità mestrina.
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