Non è mancata l’attenzione anche quest’anno al Terzo settore durante il Carnevale di Venezia. Ancora una volta si sono trovati i fondi per aiutare chi è in difficoltà. Questo è possibile grazie al ricavato dell’asta di dodici colombi in cartapesta abbinati alle Marie dell’anno tramite l’iniziativa “Volo del colombo immaginario”.
Volo del colombo immaginario
Il guadagno viene infine consegnato ogni volta ad un’associazione del Terzo settore cittadina, per supportare la sua attività. La scelta questa volta è ricaduta sull’AIPD, l’associazione italiana per persone down di Venezia Mestre, che si occupa dell’inclusione nella società di chi soffre di questa sindrome sin dalla nascita.
Le parole di Filippo Dabalà
“Siamo nati nel 1999, quindi da più di vent’anni ci occupiamo della crescita dei ragazzi con la sindrome di down, soprattutto nell’inclusione nella società. Quindi a partire già dalla nascita ci sono dei progetti di affiancamento alle famiglie e dopo iniziano i veri percorsi di autonomia e indipendenza che sono divisi per fasce di età. Dopo abbiamo tutti gli accompagnamenti per i genitori alla scuola, all’inclusione anche nel mondo del lavoro e nel mondo dello sport e di tutte le altre attività collaborative con altre associazioni del territorio dove i nostri ragazzi possono inserirsi per avere una via il più possibile autonoma.”
Le associazioni che hanno reso possibile l’asta
L’asta è stata organizzata in collaborazione con le associazioni Venezia è…(storia arte cultura) e dei Mascareri. Alla cerimonia di consegna oltre alla presidente dell’associazione “Venezia è”, Maria Grazia Bortolato e alcuni ragazzi dell’Aipd accompagnati dai loro educatori ha partecipato anche Claudia Marchiori, Maria dell’anno del 2016 e madrina delle Marie del 2023. Claudia ha inoltre una carriera avviata d’attrice e conosce da vicino la sindrome di Down poiché la sorella Giorgia ne soffre.
Il commento di Claudia Marchiori
“Una situazione come questa è molto importante per i ragazzi perchè non siamo abituati ad essere a contatto tutti i giorni con la diversità e con la disabilità. Questo riporta un sentimento di riconoscimento nei ragazzi che spesso e volentieri hanno voci silenziose, quasi invisibili. Questa giornata è stata un modo per sentirsi di esistere e di avere un valore.”