Possibile pena ridotta per Marinica: accusato di plurimo omicidio stradale

Si riduce la pena per l'accusato di plurimo omicidio stradale Marinica, dopo l'incidente del 14 Luglio scorso a Jesolo. I famigliari dei quattro defunti ragazzi sono in collera.

“8 anni sono pochissimi”, è questa la reazione dei famigliari dei quattro ragazzi morti il 14 luglio scorso (Riccardo Laugeni, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi e Giovanni Mattiuzzo investiti da Marius Alin Marinica) dopo aver sentito il PM nell’aula bunker di Mestre chiedere 12 anni di reclusione. Se il giudice accoglierà la richiesta di rito abbreviato fatta da Marinica la pena effettiva sarà infatti ridotta ad otto anni. Otto, che diventerebbero cinque sottraendone due per buona condotta e sottraendo l’anno già scontato agli arresti domiciliari.

Parlano i famigliari delle vittime riguardo la possibile  pena ridotta

“La pena non dovrebbe avere mai fine dal punto di vista emotivo”, ha dichiarato il fratello di Eleonora che aggiunge: “però cinque anni sono una pena troppo lieve per aver stroncato la vita di ragazzi di 22 anni”.  L’opinione è concorde anche tra i fratelli, parenti e genitori delle altre vittime. Romina Laugeni , mamma di Riccardo, ha anche fondato un’associazione chiamata “Alba” dedicata alla tutela delle famiglie di vittime di incidenti e alla sicurezza stradale. Roberta non commenta la richiesta del PM, ma dichiara: “vorrei che arrivasse un messaggio positivo ai giovani per dimostrare che qualcosa è cambiato davvero”.

Le dinamiche dell’incidente

Secondo la perizia l’incidente è stato causato da Marinica il quale, rientrando da un sorpasso, ha stretto troppo la Fiesta con a bordo i ragazzi. Le macchine andavano rispettivamente a 100 chilometri orari e a 70 chilometri orari(per la Fiesta). Poco prima dell’impatto una donna aveva segnalato la guida spericolata dell’elettricista impegnato in più sorpassi azzardati e pericolosi. A causa dell’urto i ragazzi sarebbero finiti in un canale e si sarebbero (forse) salvati se fossero stati soccorsi in tempo. L’accusato è infatti colpevole anche di omissione di soccorso. La difesa di Marinica ha chiesto che il suo assistito possa tornare a lavorare per potersi mantenere.

Exit mobile version