Matteo Masat: “solo qualche cantiere che resiste”
Paolo Dalla Vecchia: “L’emblema di quello che sta succedendo lo possiamo riassumere, nel fenomeno dei maestri d’ascia, che sembra essere anche quello che appare di più nei media.”
Matteo Masat: “Si, è un tema che mi sta molto a cuore. Il comparto della nautica di Venezia è un comparto che ha sofferto moltissimo, forse uno di quelli che ha sofferto di più. Sappiamo bene come gli squeri a Venezia siano rimasti molto pochi, c’è qualche cantiere che resiste, che fa opere, imbarcazioni meravigliose. Incredibile è come nella città dell’arsenale, in una città che per capacità di capienza e conoscenza in questo settore, in questo momento sia cosi al lumicino”.
Confartigiano e l’arte dell’ascia
“Come Confartigianato negli anni che furono, avevamo una scuola d’ascia meravigliosa che sfornò anche dei grandi maestri. Quali a loro volta aprirono i loro cantieri e tramandavano la loro arte. Ora non ci riusciamo più, anche per colpa di qualche politica regionale, che ci ha tagliato i fondi. E’ un vero peccato che qui non ci sia una scuola d’ascia, che è presente anche in luoghi come il lago di Como, che per storia e tradizione sono sicuramente dietro a noi.
Questo è molto importante, che si riparta da queste attività, iniziando dalle scuole dove si deve ricostruire anche verso questa tradizione culturale.”
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