Polizia Municipale: arrestati due spacciatori e denunciato un terzo. Sindaco Brugnaro: “Grazie a tutte le persone che si impegnano ogni giorno per rendere più sicura la città”
Un chilo e mezzo di eroina e uno di marijuana sequestrati, due arresti e una denuncia a piede libero per spaccio: a presentare gli importanti risultati di due distinte operazioni della Polizia municipale di Venezia, portate a termine nella giornata di ieri ed effettuate sotto la direzione del sostituto procuratore Fabrizio Celenza, sono stati questo pomeriggio a Ca’ Farsetti, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’assessore alla Sicurezza, Giorgio D’Este, il comandante della Polizia municipale, Marco Agostini e il responsabile del Servizio Sicurezza urbana, Gianni Franzoi. Presente inoltre, a testimoniare la vicinanza della Procura della Repubblica, il procuratore aggiunto consigliere Adelchi D’Ippolito.
“Mi complimento per queste brillanti operazioni – ha esordito il sindaco Brugnaro – con tutti gli operatori del Corpo della Polizia municipale, che lavorano ogni giorno, con dedizione e costanza, per rendere la città sempre più sicura. Il loro operato, compiuto in stretta sinergia con tutte le Forze dell’Ordine e con la Magistratura, contribuisce a consolidare, giorno per giorno, il rapporto di fiducia con i cittadini. Vogliamo costruire una comunità dove ognuno, nel rispetto della giustizia e della legge, possa vivere serenamente e siamo sempre pronti ad accogliere a braccia aperte tutte le persone che vorranno darci una mano”.
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto l’assessore D’Este – dei risultati delle operazioni di ieri, testimonianza di come il Corpo continui a crescere e ad impegnarsi per la tutela della sicurezza di tutti. Un esordio davvero importante e di buon augurio per iniziare bene il nuovo anno”.
Vivo apprezzamento è stato espresso anche dal procuratore aggiunto D’Ippolito. “Per la città di Venezia – ha sottolineato – questo è un momento particolarmente virtuoso, perché tutte le forze istituzionali, Comune, Forze dell’Ordine, Procura, stanno lavorando insieme per il bene della città. I risultati positivi si ottengono solo facendo squadra, giocando tutti insieme nel rispetto del proprio ruolo e delle regole”.
La prima operazione – ha spiegato Franzoi – è iniziata intorno alle 10.30 in area stazione ferroviaria, all’incrocio tra via Monte San Michele e via Trento, dove stazionavano alcuni spacciatori africani. All’arrivo di una pattuglia del Servizio Sicurezza urbana, con unità cinofila al seguito, i pusher si sono allontanati in varie direzioni, mentre uno degli uomini, dopo aver tentato la fuga in bicicletta, è stato bloccato dagli agenti in viale Venezia e subito perquisito.
Addosso all’uomo sono stati trovati quattro involucri contenenti circa 1 etto e mezzo di marijuana frazionata e alcune bollette intestate ad una cittadina africana residente a Marghera. Nell’appartamento di via Rossarol sono poi stati scoperti altri 8 etti di marijuana suddivisi in 27 involucri e cinque persone di nazionalità nigeriana, di cui due in stato di clandestinità, per le quali sono state avviate le procedure di espulsione. Lo spacciatore arrestato, un 35enne nigeriano, è stato processato per direttissima e condannato, con rito abbreviato, a 1 anno e 8 mesi di reclusione e 2000 euro di multa, pena non sospesa, e divieto di dimora nella regione Veneto. Teatro della seconda operazione è stata l’area Quattro Cantoni – Cipressina, dove, verso le 19, una pattuglia del Reparto motorizzato, insospettita dai ripetuti passaggi e inversioni di marcia di una autovettura, ha intimato l’alt per un controllo.
Dopo vari tentativi di allontanarsi, l’auto si è infilata in un vicolo cieco ed è stata fermata dagli operatori di Polizia locale: il passeggero è riuscito a fuggire mentre il conducente è stato bloccato. Nell’auto sono state trovate e sequestrate tre tavolette in sasso sottovuoto di sostanza positiva al narcotest per eroina, per un peso complessivo di oltre 1 chilo e mezzo. L’uomo alla guida, un cittadino italiano di 35 anni residente nel pordenonese, è stato arrestato. L’operazione si è poi conclusa nella notte con due perquisizioni a Pordenone dove gli agenti del Corpo, supportati dai militari del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Pordenone, hanno recuperato altro materiale di interesse investigativo.
“Entrambe le operazioni – ha sottolineato Agostini – sono il frutto della continua attività di controllo del territorio che vede impegnate tutte le strutture del Corpo che operano in terraferma, in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e i militari dell’Esercito. Ringrazio sinceramente tutto il personale della Polizia municipale per l’intuito investigativo, la capacità professionale e lo spirito di sacrificio che ancora una volta ha dimostrato. Proseguire il lavoro fino a notte inoltrata per portare a termine le operazioni – ha concluso il comandante – non è affatto cosa scontata: un esempio davvero significativo di dedizione alla città”.