I bacini di laminazione del Bacchiglione, un falso amico del vicentino
“Si è scatenato il maltempo e ci lamentiamo adesso dei fiumi che hanno rotto gli argini e hanno invaso case e strade in diverse località. Per esempio a Vicenza che è stata la città più colpita.”
“Però siamo stati fortunati, ci ha detto il presidente Luca Zaia in televisione, indossando come fa in questi casi la cerata della protezione civile che fa sempre un bell’effetto. Siamo stati fortunati perché la regione è riuscita a costruire i bacini di laminazione lungo il Bacchiglione consentendo alle acque di espandersi e di non rompere gli argini nelle zone abitate.”
Il Retrone inonda Vicenza. Rivelazioni di Mazzaro sull’ecomostro
“Ironia della sorte, mentre diceva questo, in televisione scorrevano le immagini delle case e delle strade che sono state allagate.”
“Non ha rotto il Bacchiglione, ha rotto invece un altro fiume, il Retrone a Vicenza, provocando danni. Lungo il corso del Retrone non è stato possibile fare gli interventi e forse non sarà possibile farli mai perché ci sono dei danni che sono irreversibili. Il Retrone confluisce nel Bacchiglione a Vicenza, in pieno centro della città, dove è stato costruito il nuovo tribunale.”
“Era un’area sulla quale sorgeva una vecchia fabbrica, la CotoRossi, che è stata demolita. È un’area rettangolare con lati mezzo km per 200 m, un’area mostruosa. Il terreno era inquinato. Per bonificarlo l’hanno lastricato di cemento e sopra ci hanno costruito il nuovo tribunale. C’è un grande ipermercato, ci sono dei condomini, lo chiamano l’ecomostro.”
L’ecomostro di Vicenza una storia di inquinamento e inerzia politica
Conclude Mazzaro: “È una storia che va avanti da vent’anni e non è ancora finita, con processi e denunce. Era cominciata con una società di Berlusconi che aveva comprato i terreni. Ha chiesto le autorizzazioni a costruire, autorizzazioni che i sindaci sia di centro-destra che di centro-sinistra hanno dato.”
“Sopra è nato questo ecomostro, ma l’operazione ha portato a lastricare anche le sponde dei fiumi e il fondo, per impedire che i veleni venissero a contatto con l’acqua. Così l’acqua scorre ancora più veloce sopra i nostri disastri ambientali senza guardare in faccia nessuno.”
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