Carenza di medici sempre peggio. L’ulss3 è a corto di 271 lavoratori e con quota 100 sarà anche peggio. Oltretutto i pochi medici che ci sono quando possono se ne vanno dove lo stipendio è più alto
Quota 100 fa paura alle Usl venete. L’entrata in vigore del provvedimento secondo le stime interesserebbe per i prossimi 3 anni, 3.400 lavoratori. Il presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia Amsi Foad Aodi ha spiegato che il Veneto ha già bisogno ora di 400 medici in più del Piemonte e 350 in più della Lombardia e con l’ondata di pensionamenti la situazione precipiterà.
Ci vuole un piano straordinario di assunzione, ha chiesto Daniele Giordano, segretario Fp Cgil Veneto visto che recenti concorsi sono usciti per 312 posti di operatore sanitario, 70 infermieri e 44 tecnici di laboratorio. In particolare l’usl 3 Serenissima è la più penalizzata con 271 lavoratori in meno.
I dati del ministero dell’Economia dimostrano ha proseguito Giordano come la sanità del Veneto sia tenuta in piedi dal valore dei lavoratori e dalla loro professionalità. La situazione non è destinata a cambiare in meglio nella regione perché sarà più dura reclutare camici bianchi nel territorio: il Veneto infatti è la quart’ultima regione nella classifica delle retribuzioni medie.
“Una situazione gravissima – continua Giordano – i meno penalizzati nei confronti dei rispettivi colleghi sono gli amministrativi, che percepiscono 515 euro in meno rispetto alla media nazionale dai lavoratori. I sanitari con funzioni riabilitative sono a -963 euro e quelli con ruolo tecnico (ausiliari, autisti, operatori sanitari) guadagnano 1.000 euro in meno all’anno, il personale con ruoli di vigilanza e ispezione -2.000 euro, tecnico sanitario -1.800, infermieristico -1.210 euro. La Regione Veneto negli anni passati poteva intervenire con risorse aggiuntive regionali previste, ha scelto di non farlo per risparmiare sul personale della sanità”.
