Medicina di prossimità penalizzata dal Covid: parla Enrico Bernardi

Enrico Bernardi parla degli ospedali che si sono dovuti adattare alla pandemia e di come è cambiata la situazione nel settore sanitario

Nella quinta puntata di “Stanno facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso insieme ad Enrico Bernardi, primario del pronto soccorso negli ospedali di Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto, e il Dottor Giovanni Leoni, vicepresidente nazionale dell’Ordine dei Medici, della medicina di prossimità ovvero il sistema che deve garantire a ogni cittadino una tempestività di intervento in caso di problematiche di salute.

Medicina di prossimità

“Gli ospedali erano in grave sofferenza. Per causa Covid c’è stata la necessità di separare i pazienti colpiti dal Covid e pazienti urgenti ma esenti dall’infezione”, sottolinea il primario Enrico Bernardi.

La situazione è cambiata a causa delle varie riforme del settore sanitario

“A livello italiano abbiamo un grosso problema che ha investito l’Europa prima di noi di retribuzione dei numero dei medici e medicina generale. Il nuovo problema è che la medicina è tecnicizzata e la medicina generale di un tempo bisogna farla attraverso passaggi intermedi” spiega Enrico Bernardi.

Evoluzione e non taglio dei costi

“Son stati fatti numerosi interventi da parte di associazioni professionali. Siamo davanti a un nuovo tipo di medicina generale ma non credo si tratti di una depauperazione del sistema perché abbiamo pochi medici di medicina generale al momento” conclude il primario Bernardi.

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