Legalità e bonifiche al centro del convegno
Si è svolta questa mattina al Museo M9 di Mestre la terza e ultima giornata del convegno “Mafie in Veneto. Presenza nell’economia e nell’ambiente”, con una sessione dedicata alla legalità ambientale e alle bonifiche di territori compromessi da attività inquinanti e criminali.
Dal titolo “Legalità e ambiente: bonifiche e territori”, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, funzionari pubblici e rappresentanti delle istituzioni, con l’obiettivo di analizzare normative, processi e casi di successo nella riqualificazione ambientale. A moderare il dibattito è stato Marco Casadei, Segretario della Sezione Veneto dell’Albo Gestori Ambientali.
Le responsabilità nella gestione ambientale
Ad aprire i lavori è stata Vallì Zillio, Presidente della Sezione Regionale Albo Gestori Ambientali, che ha sottolineato l’importanza della tutela delle risorse naturali come bene comune e il ruolo cruciale delle normative nella gestione delle bonifiche.
A seguire, l’ex Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Maurizio Pernice, ha ripercorso l’evoluzione della normativa italiana sulle bonifiche, analizzando le responsabilità legali per il danno ambientale e il ruolo del proprietario incolpevole.
Un approfondimento tecnico è stato fornito da Marianna Morabito, esperta dell’Ufficio del Commissario Unico alle Bonifiche, che ha illustrato il complesso iter autorizzativo per la riqualificazione dei siti inquinati, evidenziando il supporto economico garantito dal PNRR.
Due bonifiche di successo
Sul piano pratico, Enrico Morigi, del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, ha spiegato i requisiti per operare nel settore delle bonifiche, mentre il Tenente Colonnello Alessio Tommaso Fusco ha fornito un aggiornamento sulle discariche abusive e sui progressi delle operazioni di recupero ambientale dal 2017 a oggi.
Due casi concreti di successo hanno chiuso la mattinata: il primo riguarda Civita Castellana (VT), dove Ecosantagata srl ha avviato un progetto di Landfill Mining per la rimozione di rifiuti inerti accumulati tra il 1988 e il 2009.
Il secondo, presentato dall’esperto Roberto Pedron, ha raccontato l’intervento a Tezze sul Brenta (VI), dove si stanno bonificando le acque sotterranee contaminate da cromo esavalente, con benefici tangibili per l’intero territorio.
Istituzioni e imprese
A concludere il convegno è stato Daniele Gizzi, Presidente del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, che ha ribadito la necessità di un’azione congiunta tra istituzioni, imprese e cittadini per contrastare l’inquinamento e garantire una gestione trasparente delle bonifiche.
L’evento, organizzato dalla Sezione veneta dell’Albo Gestori Ambientali con il supporto di Unioncamere Veneto, LIBERA e altre realtà istituzionali, ha rappresentato un importante momento di confronto sulla lotta alle infiltrazioni mafiose nell’economia del Nordest e sulla salvaguardia del territorio, dimostrando che la legalità è un pilastro essenziale per lo sviluppo sostenibile.
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