Mestre, via Piave. Dosi di droga nascoste tra i fiori e le piante. C’è chi tratta con i clienti e chi ha il compito di andare e recuperarla
La rete di recinzione era stata sostituita da poco, nuova e con pali di sostegno più robusti dovevano proteggere il caseggiato da intrusioni di sbandati e spacciatori che entravano facilmente nel giardino condominiale.
Non è servita allo scopo perché gli spacciatori hanno continuato a nascondere le dosi di eroina in mezzo alle piante. Siamo in via Piave a Mestre e la battaglia contro gli spacciatori continua. Una battaglia infinita.
Intanto la prefettura segnala un aumento delle segnalazioni nelle scuole di studenti che fanno uso di droghe. In particolare i giovanissimi ricorrerebbero a sostanze chimiche-sintetiche e ci sarebbe la tendenza all’abbassamento dell’età dei ragazzi».
Nel 2018 sono arrivate alla Prefettura di Mestre quasi 1100 segnalazioni, il 5,43% rispetto all’anno precedente.
Intanto da Zelarino arriva la storia di un 36 enne tossicodipendente che è stato arrestato dai carabinieri per le continue minacce nei confronti della moglie allo scopo di prenderle denaro per la droga.
L’ultimo episodio riguarda i 500 euro, soldi ottenuti come sussidio dal Comune per il sostentamento proprio e del piccolo figlio, di un anno appena. La donna aveva consegnato al il gruzzolo nella speranza che le minacce almeno con lui non attecchissero. Speranza risultata vana.