Cronaca

Mestre: un etto di eroina in casa, coppia in manette

I carabinieri del Norm monitoravano i loro spostamenti da tempo. La base operativa è stata individuata nei giorni scorsi in via Gioberti. Ieri sera il blitz che ha portato all'arresto

Nella tarda serata di ieri 8 gennaio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mestre, hanno tratto in arresto in flagranza di reato una coppia domiciliata a Mestre, lei italiana A.L. classe 1984 e lui tunisino K.M. del 1988.  L’accusa è detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Si tratta di vecchie conoscenze delle forze di polizia, poiché entrambi con precedenti specifici.

I pedinamenti

Era da diversi giorni che i Carabinieri stavano monitorando i movimenti dei due orbitanti nella zona Terraglio/Favorita e del centro di Mestre, in particolare nel quartiere Piave. Osservazioni e pedinamenti hanno consentito di individuare pochi giorni fa la base dei pusher, un appartamento sito al primo piano di Via Gioberti a Mestre. Ieri sera è scattato il blitz.

Il blitz

I Carabinieri dopo aver seguito i due per tutto il pomeriggio arrivano davanti alla porta dell’appartamento. Dopo aver cinturato l’area circostante, hanno bloccato i due sospetti accedendo all’appartamento. All’interno dei locali le unità cinofile della Polizia Locale di Venezia hanno rinvenuto oltre un ettogrammo di Eroina, confezionati in due sassi conservati in una cassettiera polverosa. I sensibilissimi nasi a “tartufo” dei cani antidroga hanno subito fiutato lo stupefacente nascosto.

Il sequestro

I militari hanno poi recuperato anche tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi. Innanzitutto ritagli e rotoli in cellophane per la realizzazione delle classiche dosi da strada. Sono stati rinvenuti e sequestrati dai Carabinieri anche i classici bilancini fondamentali per la pesatura delle dosi, il coltello e i telefoni cellulari cd. “dedicati” con i contatti dei vari clienti. Insieme al materiale sono stati sequestrati anche quasi 1.500 Euro, segno della fiorente attività di spaccio in corso.

I due arresti a Mestre

Per il pusher straniero, dopo le formalità di rito, si sono aperte le porte della casa circondariale di Santa Maria Maggiore, a Venezia, mentre al donna è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Mogliano, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli investigatori sospettano che, a causa della qualità dello stupefacente sequestrato, la cellula fossa attiva nello smercio del pericoloso stupefacente tra i tossicodipendenti del centro di Mestre. Le attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle aree sensibili della terraferma in atto da tempo proseguiranno senza sosta da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre su tutto il territorio di competenza.

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